Sono
passati tre anni dal debutto ed ecco che torna l’agguerrito
Edward Box con un nuovo album strumentale, non molto diverso dal precedente,
solo più maturo e forse anche un po’ più cattivo,
con largo spazio al metal e ad un riffing roccioso su cui il nostro
inserisce i suoi pregevoli solos pieni di vitalità e di ottimismo.
Ovviamente questi anni non sono passati invano e Box ha affinato la
sua tecnica, non a caso è anche un quotato insegnante. Questa
maturazione è riscontrabile in questo album godibile che ha
l’unico difetto di essere interamente strumentale. Dico questo
perché alcune linee melodiche in mano ad un singer come si
deve avrebbero fatto scintille. Non ci sono particolari innovazioni
stilistiche, ma solo il piacere di ascoltare un chitarrista che suona
come si deve, anche se certi passaggi sono forse un po’ inflazionati.
Comunque sia, Moonfudge diverte e si fa ascoltare senza essere troppo
pesante. Ci sono vari stili che vengono presentati come l’heavy
metal, l’hard rock più classico e ovviamente il blues
e qualche ballata intimista. Gli assoli sono sempre azzeccati, mentre
non posso dire molto del gruppo che accompagna Ed perché ne
nella bio, ne sul promo vengono menzionati.
Moonfudge non è un disco che cambia le regole, ma è
un prodotto onesto e piacevole. GB
Altre recensioni: Plectrumhead
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