A
cinque anni di distanza da Thy Hurting Heaven i Chants Of Maldoror
consegnano alle stampe il loro secondo sigillo, un disco che mi ha
lasciato di stucco! Quando incominciavo a temere che la gente non
si ricordasse più di come suonavano i veri dischi di dark wave,
o se preferite di gothic punk, ecco che arriva nel mio lettore cd
questa autentica chicca. Non a caso scopro che la band ha suonato
di supporto a nomi come Sex Gang Children e Mephisto Walz.
Il nome del gruppo si rifà ad un poema francese della seconda
metà del XIX secolo la cui storia surrealista verte sul personaggio
molto negativo di Maldoror, che, in contrasto con Dio e con l’Umanità,
conduce una vita dissoluta e immorale, un’opera dark e maledetta
per eccellenza che ha avuto molta influenza sul simbolismo e sul dadaismo,
ma tralasciamo questi particolari letterari per parlare della musica.
Quasi non credevo alle mie orecchie mentre ascoltavo, ma il sound
di questi musicisti sembra essersi cristallizzato nel tempo e offre
uno spaccato di dark wave a metà strada fra i Bauhaus di In
The Flat Field e i Christian Death di Only Theater Of Pain e Catastrophe
Ballet, in altre parole tre dei maggiori capolavori gotici di tutti
i tempi. L’accostamento a queste pietre miliari dipende sia
per la particolare voce del cantante Adolphe, che sembra un incrocio
fra Rozz Williams e Peter Murphy, sia per i suoni volutamente retrò
della band che non si limita a riproporre certe sonorità, ma
le reinterpreta con un gusto personale che le rende interessanti e
convincenti. Ad un ascolto affrettato sembra una release nostalgica,
in effetti la cura e la ricerca di certe sonorità non lasciano
molto spazio a dubbi, ma sono l’intensità e la profondità
della proposta che ci convincono di trovarci di fronte ad artisti
veri che vogliono partire dove altri si sono fermati per proseguire
un discorso interrotto troppo presto.
Oggi il gothic è tornato ad una certa popolarità, ma
sono pochissimi i gruppi in grado di reggere con i grandi nomi degli
anni ’80, questi ragazzi sono fra questi. GB
Interviste: 2005
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