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Rock Impressions

Rosalie Cunningham - Two Piece Puzzle
ROSALIE CUNNINGHAM - Two Piece Puzzle
Machine Elf Productions
Genere: Hard Rock


L’esordio solista di Rosalie è stato sorprendente, qualcuno l’aveva già notata coi Purson, una band che con soli due dischi è entrata nei cuori degli appassionati di hard rock psichedelico, ma il suo disco ha mostrato di essere una musicista dotata di inventiva e di forte personalità.
Con questo secondo album manca l’effetto sorpresa, non per questo abbiamo tra le mani un lavoro minore, piuttosto c’è la conferma delle buone impressioni avute col disco precedente.

Il songwriting di Rosalie si mantiene vario e intrigante, spazia con disinvoltura nel rock degli anni ’60 e ’70 con un sound moderno e grintoso. Le dieci tracce sono più complesse e teatrali, per questo richiedono più ascolti rispetto al precedente lavoro. Dove il debutto colpiva per la sua immediatezza, questo fa centro grazie alla creatività dimostrata dall’artista.

Si parte con un breve strumentale, che lascia il posto a Donovan Ellington, un brano aperto da un riff stregato e che poi diventa sospeso tra psichedelia e solido rock. Donny Pt Two è il seguito della storia di Donovan, questo brano ricorda un vagamente i musical con la sua teatralità e si riallaccia alla tradizione iniziata da band come i Kinks e i Beatles quando giocavano con la musica. L’ironica Duet è corredata da un video divertente in cui appare anche il collaboratore Rosco Wilson, unico musicista fisso al fianco della Cunningham. Il riff portante è affidato al piano però si tratta di una composizione ricca di parti e sembra un caleidoscopio sonoro, sicuramente uno dei brani più interessanti dell’album. Uno dei pezzi forti del disco però si trova in apertura al lato B, Tristitia Amnesia, momento di grande spessore con rimandi ancora alla psichedelia condita con parti hardeggianti, che ricordano anche certo prog. Scared Of The Dark è uno dei brani più stregati con Rosalie che ancora una volta veste i panni di nuova sacerdotessa del rock a tinte gotiche. Altro momento di estasi sonora è Suck Push Bang Blow, un concentrato di storia del rock condensato in cinque minuti che sono pura magia sonora. La jazzata The Liner Notes chiude con un velo di malinconia.

Rosalie con questo album continua a dare prova di una grande personalità artistica, incanta con il suo modo distintivo di interpretare i suoi brani e con la sua abilità di comporre musica che suona fresca nonostante si ispiri ai grandi del passato. I nostri riflettori continueranno ad essere puntati su questa bravissima artista. GB


Altre recensioni: Rosalie Cunningham; To Shoot Another Day


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