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Rock Impressions

Rosalie Cunningham - To Shoot Another Day
ROSALIE CUNNINGHAM - To Shoot Another Day
Machine Elf Productions
Genere: Hard Rock


Rocker istintiva e appassionata, Rosalie Cunningham torna col terzo capitolo della sua discografia solista. Dei musicisti che la seguono ritroviamo solo Rosco Wilson il cui ruolo sembra sempre più importante, visto che è anche co-produttore e questa volta ha collaborato anche alla stesura di alcuni pezzi.

Il disco si apre con la drammatica title track seguita da un brano strano come Timothy Martin’s Conditioning School e poi dalla ancora più strana Heavy Pencil, in bilico tra un giro blues, tocchi jazzati e un’atmosfera sessantiana molto retrò. Good To Be Damned ci riporta alle atmosfere gotiche che sembrano tanto care a Rosalie, un blues stregato come pochi. Sempre su note blues si gioca l’intensa In The Shade Of The Shadows. Il lato B è aperto dalla strumentale The Smut Peddler, che ritorna ad un hard rock interessante, però è la psichedelica Denim Eyes che ci restituisce la Rosalie più psichedelica e visionaria. L’hard rock torna a pulsare in Spook Racket, ma non è un brano facile o immediato, interseca varie volte il prog e anche certo dark sound. Dopo un altro pezzo ricco di rimandi sonori e dominato da un romanticismo malinconico, Stepped Out Of Time, arriva la conclusiva The Premiere che torna ad un hard rock coinvolgente.

Dei tre album della Cunningham questo è il meno immediato, la sua abilità nel confezionare canzoni non viene messa in discussione, però a mio parere manca un po’ di “spinta”, mi sarebbe piaciuta un po’ più di energia, quella che non manca mai nei suoi concerti. GB

Altre recensioni: Rosalie Cunningham; Two Piece Puzzle


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