Con il precedente “Diffrazioni Sonore” abbiamo conosciuto
un artista unica nel suo genere, Romina Daniele. E’ una sperimentatrice
della voce ed un amante attiva dell’arte in generale, anche
di quella pittorica e fotografica. Il lavoro di “creazione”
che abbiamo potuto apprezzare in “Diffrazioni Sonore”
è stato prettamente vocale, senza alcuna aggiunta di strumentazioni.
Coraggioso ed intraprendente, con una dose artistica davvero elevata,
la stessa che ritroviamo oggi nel più appetibile “Aisthànomai”.
“Comprensione”, questo è il significato di questa
parola greca, l’artista prende possesso della conoscenza dell’arte
e trasmette a noi, con i suoi 17 pezzi, la vocazione che fa riferimento
alla scienza filosofica applicata all’arte. Ci trasmette le
sensazioni che prova, nei testi a tratti di poetica natura, il dramma
della coscienza e ciò che accade all’uomo.
Questa volta non è solo mera applicazione vocale, ma nelle
tracce si aggirano strumenti elettronici sul tappeto dei quali, la
cantante esprime tutto il suo essere. La voce si spinge oltre, aldilà
della logica strutturale della stessa, alla quale siamo sempre stati
abituati negli ascolti musicali. Teatralità, intensità,
bizzarria e coraggio che si incrociano in maniera “reticolare”.
Come ama definire l’artista “Aisthànomai comporta
Diffrazioni sonore ed introduce diffrazioni testuali (laddove il testo
comunemente inteso è l’emblema dell’onniscienza
che voglio scardinare) e diffrazioni digitali….”. Per
quello che concerne sempre il testo, ci sono citazioni a Barthes e
si analizza la consapevolezza di conoscere il proprio io ed il mondo
che ci circonda. Ancora una volta mi ritrovo a parlare, seppur brevemente,
di una persona che vive l’arte a 360°, senza limiti e con
tutta se stessa.
Non sono comuni questi artisti, vivono nel sottosuolo del Prog (se
vogliamo trovargli per forza una ubicazione….) e credono ciecamente
nell’arte, quella pura ed incontaminata e la respirano.
Ovviamente non venderanno dischi a quantità industriale, tuttavia
sono degni di nota e meritano rispetto, perché l’arte
ha bisogno di “progredire”, ha bisogno di ricerca, ha
necessità di esplodere in tutta la propria magniloquenza. Romina
Daniele brilla di luce propria, è fuorviante, ma se la si ascolta
senza barriere mentali, allora la si potrà apprezzare in tutta
la sua sfolgorante bellezza. Con “Aisthànomai”
conoscerete nuovi luoghi psichici , ma attenzione, questo viaggio
è consigliato solamente ai più curiosi di voi e di ampie
vedute, agli altri sottolineo il fatto che qui non ci sono schitarrate
o quant’altro rappresenti il Rock. Dove vorrà arrivare?
MS
Altre recensioni: Diffrazioni Sonore;
Spannung
Sito Web
Artisti correlati: Sheen
|