Dopo otto anni da “Aistànomai, Il Dramma della Coscienza”,
ritorna a registrare Romina Daniele, artista sperimentale in ambito
vocale oltre che pittrice, poeta e fotografa. Ritorna carica di esperienza,
accresciutasi nelle numerose date live ricavate nel tempo e con una
vena Blues che non ti aspetti. La cantante ha registrato le sue capacità,
riuscendo in questo suntuoso triplo cd a dimostrare che la sperimentazione
vocale si può anche sposare con la musica in senso melodico.
Un poco come è accaduto agli Area di Demetrio Stratos, quando
con “Gli Dei Se Ne Vanno, Gli Arrabbiati Restano” stavano
riuscendo a fondere sperimentazione vocale con la formula canzone,
solo una prematura fine di Demetrio ci ha potuto privare di chissà
quali altri risvolti. Ma non voglio accostare banalmente Daniele a
questo contesto, perché l’artista comunque sia riesce
a fare delle sue doti vocali uno strumento a personalità ben
definita, guidata dalla propria esperienza.
“Spannung” è accompagnato da un esaustivo e corposo
libretto contenente frasi delucidanti riguardante il percorso emotivo
dell’ascolto. In esso oltretutto si può anche godere
delle foto che mettono in risalto il bel volto sensuale della cantante,
oltre che l’aurea speciale che circonda l’espressione
del viso e del corpo. Musica e essenza corporea, ricerca e dedizione
al Blues, anche di classici, il tutto sotto una veste curata. Si evince
anche un altro particolare, il colore rosso che circonda ogni immagine
e che dona vigore in tutta la sua passionalità.
“Spannung” contiene canzoni registrate dal 2009 al 2015
ed inizia con ”Dasein I.I”, esso lo ritroveremo in tutti
e tre i dischi, come un filo conduttore che si differenzia solamente
dal titolo in crescendo numerico (Dasein I.II, Dasein I.III etc.etc.).
Elettronica e voce, vibrato e acuto, un intro che lascia presagire
un percorso sonoro corposo e ricercato. Colpisce l’interpretazione
di “Summertime”, rivisitata e corretta dalla corposità
irruenta dell’uso vocale sopra ad una base ancora una volta
elettronica. Il soul caldo di “Sycamore Trees” scritto
da Angelo Badalamenti e David Lynch trova in questa nuova veste una
freschezza moderna, accompagnata da sovra incisioni vocali che donano
all’ascolto profondità. “Outside Me” è
la nuova versione del brano scritto dall’artista stessa “All’Esterno
Di Me”, più ricca ed enfatica. Il lato più ricercato
ed introverso dell’essenza musicale e vocale, continuiamo a
ritrovarlo nei successivi “Dasein”. Spesso la musica trasmette
angoscia e lo riesce a fare non solo con i suoni, ma anche attraverso
interpretazioni care al “Teatro Della Voce”.
Segue Blues che riscalda il cuore attraverso il classico “Blue
Spirit Blues” del 1930. Uno dei momenti più interessanti
del disco a gusto di chi scrive, è la poesia “Assenza
(O Soglia Del Mio Dolore)”, dove la cantante in questo caso
anche narratrice, è accompagnata da Emanuele Cutrona al basso.
Leggendo il libretto del cd durante l’ascolto, ci si incontra
spesso con lo sguardo di Romina, intenso e profondo come la sua musica.
Il secondo cd si apre con un tradizionale, “Oh Rosie”
registrato nel 2011. Il Folk fa capolino nel background dell’artista,
a dimostrazione dell’ampia visuale ed esperienza acquisita nel
tempo. Bellissima anche la cover di Frank Sinatra “I Am A Fool
To Want You (Take II)” dove non si trasporta il sound verso
il melenso, ma si cerca di donargli intensità ed impeto, quasi
a cercare di profanarlo, spolpandolo e gridandolo. Altro classico
del Blues è “Backwaters Blues” di Bessie Smith,
Romina Daniele fa capire quanto importante sia la base della musica
moderna. Qui alla chitarra c’è Luca De Maio, mentre al
basso Luca Caiazza. Altro brano tradizionale rivisitato e stravolto
è “I Went To That Place Alone”, per poi tornare
nel Blues con “Timber” di Odetta Holmes. C’è
anche un pezzo con la band, compresa batteria, quella di Manuel Taranto,
e si intitola “I Put A Spell On You”, intenso, sentito
e graffiante. La seconda dedica al the Voice Frank, si intitola “I
Am A Fool To Want You (Take I)”, rivoltata come un calzino,
caracollante, finestra per un wah wah vocale al limite fra il provocatorio,
lo sbadiglio e lo sberleffo.
Il terzo cd è composto da due brani, “La Natura Assente
(III)”, lugubre palestra di suoni vibrati e ricercati, e la
lunga suite “Dasein III”, a sua volta oscura presenza
di vibrazioni spettrali.
Dopo così tanti anni, Romina Daniele non può lasciare
indifferenti gli ascoltatori, ecco dunque un suntuoso lavoro dove
ricerca, angoscia, ed anima si incontrano in un risultato lontano
dallo scontato dei prodotti odierni. Musica e suoni per pensare, per
urtarsi i nervi, per rilassarsi, per spaventarsi, per stupirsi, per
imparare, per riscaldarsi, per gelarsi, per…. MS
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Aisànomai
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