La saga dei Dargaard è giunta al quarto capitolo, mentre sono
passati tre anni dalla pubblicazione del discutibile episodio precedente.
Dopo tanto tempo mi aspettavo un lavoro più maturo e interessante
e invece mi ritrovo nel lettore cd il solito polpettone di ambient
dark, che non è capace di proseguire con dignità la
strada tracciata dai grandi del genere partorito dai Dead Can Dance.
Ora Rise and Fall non è un disco privo di fascino: si susseguono
ambientazioni terrifiche, solenni e spaventosamente cupe come nella
lunga traccia omonima iniziale. La voce sospesa di Elisabeth Toriser
vola sospesa come il canto di una sirena in un mondo desolato e buio,
mentre le tastiere intrecciano visioni altamente drammatiche, quasi
cinematografiche, ma c'è ben poco di originale. "Bearer
of the Flame" propone una melodia decadente e malinconica che
lentamente si trasforma in un incedere epico e solenne. "Niobe"
gioca a solleticare le corde più delicate dell'anima, mentre
"Takhisis Dance" sembra un bolero dark. Il gioco prosegue
senza cambiare le regole e ad un certo punto inizia ad annoiare. Discreta
ed evocativa è "Queen of the Woods", che è
l'ultimo episodio degno di nota con il cantato ancestrale di Elisabeth
e l'incedere vagamente medioevale della chitarra.
Un altro paio di brani suggellano un album molto particolare e diverso
dal solito, dove le atmosfere contano più di tutto, ma non
ho trovato la proposta abbastanza suggestiva. GB
Altre recensioni: The Dissolution of Eternity
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