In occasione della pubblicazione del loro terzo album, abbiamo potuto
mettere le orecchie anche sul debutto di questa interessante formazione
francese. Il disco è stato realizzato nel 2009 con una formazione
a due e l’ausilio di altri musicisti. Il fondatore della band
è Dominique Clavreul, un artista poliedrico che da metà
anni ottanta ha fatto parte di diverse formazioni dell’underground
francese e ha scritto due libri, coltivando simpatie per il prog,
la cold wave, la psichedelica e il post rock, tutte influenze che
ritorneranno in questo suo progetto. Della formazione orginale solo
Clavreul è rimasto.
Non ho molte notizie su quest’album, che si compone di quattordici
brani, il gruppo predilige i concept e anche questo sembra avere un
fil rouge che lega le canzoni, ma non è esplicitato. Comunque
la musica è certamente l’elemento che a noi interessa
di più. Le influenze sono diverse, si va dalla cold wave al
post rock, con forti tinte prog e psichedeliche, al tutto si aggiunge
qualche tocco sapiente di musica neoclassica ed un’attitudine
teatrale molto spiccata, che si esprime in parti di collegamento tra
i singoli pezzi con spoken words ed effetti vari, poi su tutto c’è
come un manto dark che avvolge tutto il disco, che a tratti si fa
spettrale e rende il lavoro affascinante. La personalità di
questi artisti è già forte e decisa, non è certo
un caso quindi se il disco successivo sia riuscito tanto bene.
Rispetto al secondo album i suoni non sono prodotti al meglio e la
povertà del budget si fa sentire e non sarebbe davvero male
una rimasterizzazione adeguata, perché alcuni momenti sono
davvero intensi e meriterebbero una veste che ne esalti la forza espressiva.
GB
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