Rock Impressions

Demon - Unbroken DEMON - Unbroken
Spaced Out Music
Distribuzione italiana: -
Genere: Heavy Rock
Support: CD - 2012
Voto: 80/100


A sette anni di distanza da "Better The Devil You Know" tornano i veterani della scena heavy metal inglese con dieci nuove composizioni più una breve intro impachettate in un bel digipack arricchito da 12 pagine interne.
Dave Hill è sempre alla guida dei Demon con la sua voce carismatica, con una nuova coppia di chitarristi (David Cotterill e Paul Hume) che affiancano i confermati Paul Johnson (bs), Neil Ogden (bt) e Paul Farrington (tast), gli ultimi due fidati coautori delle canzoni insieme a Hill.

Molti di voi avrete nella vostra discografia i primi due fondamentali album dei Demon, "Night Of The Demon" (1981) e "The Unexpected Guest" (1982) - in caso contrario correte a procurarveli e colmate questa imperdonabile lacuna - che contribuirono alla crescita ed all'affermazione della NWOBHM, ma pur se fra mille e mille avversità (decessi, rinnovi di line-up, etc) questa band albionica è sempre riuscita a calare albums di un ragguardevole spessore come l'epico "Taking The World By Storm" (1989) e, dopo tanti anni, il rischio di autocitazione o stanchezza compositiva è sempre in agguato. Fortunatamente i nostri riescono ad evitare questa trappola e mostrano una rimarchevole freschezza espositiva ed una produzione adatta a far risaltare al meglio il loro sound.

Superata la breve intro, ci imbattiamo in "Prey", epico heavy metal guidato da un fenomenale Hill che ci regala anche un refrain anthemico e di presa. "Shine A Light" ha un retrogusto di Black Sabbath (nella strofa) e Whitesnake dei primi anni ottanta (pre-ritornello) senza cadere in inutili tentazioni nostalgiche, insomma, una sorta di 'old school revisited' ed il risultato è più che godibile.

La titletrack è un inno allo spirito saldo della band, un rutilante heavy rocker che ambisce alla palma di migliore canzone dell'album e, mi sbilancio, fra le migliori cinque mai composte da Hill e soci, impreziosita da robuste tastiere, da indomite chitarre e da un travolgente assolo di chitarra. Le atmosfere si rilassano con la successiva "Wings Of Steel", graziato da importanti lavori di pianoforte e tastiere e da un ispiratissimo cantato dalle tonalità così epiche e pompose da far degna concorrenza ai Magnum, ma "Fill Your Head With Rock" accelera il passo e rende più metalliche le atmosfere che raggiungono l'apice nell'anthemico (e un pò scontatello) refrain.

"Take Me To The Leader" e "Private Lives" hanno un approccio meno lineare, più impegnato e per questo richiedono qualche ascolto in più per essere assimilate e poterne apprezzare il prezioso lavoro strumentale. I ritmi non sono anfetaminici neanche su "We Can Make It" e "What About The Night" ove Dave ricerca maggiormente il lato melodico; "I Still Believe" è un'ardente power ballad che chiude con appassionata foga il ritorno sulle scene dei ritrovati Demon alle prese con quello che si preannuncia uno dei loro migliori lavori di sempre (almeno fino al prossimo capitolo!!!). ABe

Intervista:
2001


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