Il
mio incontro con i francesi Division Alpha risale al secondo album
The Dekta Release, questo Palingenesy è il quarto capitolo
della loro discografia. La formula di questo progetto non è
cambiata molto, siamo sempre nel territorio di un metal con forti
influssi elettronici e industrial, una miscela altamente sperimentale,
che mi aveva subito colpito anche se non ero molto familiare col genere.
I Division Alpha sono cupi e apocalittici e trasfondono nella loro
musica tutte le inquietudini del nostro tempo, in questo sono spietatamente
efficaci, cresciuti alla scuola di maestri come i NIN, hanno saputo
creare un proprio linguaggio espressivo di notevole potenza.
Il sound del nuovo album rappresenta un notevole salto avanti rispetto
a quanto ho ascoltato in precedenza, le parti elettroniche ed EBM
sono meno marcate a favore di quelle metal che adesso sono molto presenti.
I temi dei testi sono legati alla Science Fiction, in effetti vedrei
molto bene le musiche del gruppo come colonne sonore di un film di
fantascienza urbano e violento. Anche il nuovo Palingenesy è
un concept, che chiude una quadrilogia (finalmente qualcuno che non
propone una, ormai abusata, “trilogia”) iniziata appunto
col primo album. Le musiche sono molto dure, l’opener “From
Below” investe l’ascoltatore come un treno e lascia poche
speranze. Più elettronica e gotika è la seguente “The
Void”, anche se la componente metal è comunque marcata.
Le chitarre sono taglienti come rasoi, ma si incastrano alla perfezione
con le inserzioni industriali e i suoni dei sintetizzatori, per una
catastrofe sonora di grande intensità. Non è certo il
momento di riposarsi, infatti “Istinct” è uno dei
momenti più violenti dell’album, con ritmiche serrate
e veloci, un cantato acido e delle chitarre malvagie, terribile. Su
questi livelli si attesta tutto l’album con un’ottima
varietà di situazioni, un disco sperimentale e futurista. Anche
se lo stile dell’album è sempre molto riconoscibile,
c’è una buona varietà compositiva.
Il cd contiene anche il video del brano “Termination”,
una visione tenebrosa e lugubre, degno compendio delle musiche del
gruppo. Il salto avanti del gruppo è evidente e merita di essere
premiato, certo non è musica riposante o rassicurante, anzi
tutt’altro, ma la determinazione sonora di questi musicisti
è sopra le righe. Palingenesy è un disco crudele, che
non fa prigionieri! GB
Altre recensioni: The Dekta Release
Sito Web
Per un assaggio: http://www.myspace.com/divisionalpha
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