Il supergruppo tedesco dei Fair Warning aveva bisogno di un rilancio
dopo la pausa che ha seguito le prove non particolarmente esaltanti
degli ultimi dischi, ma con un debutto spettacolare all’attivo.
Questo quinto album quindi era piuttosto atteso per verificare se
il gruppo aveva ancora la grinta giusta o se era invece il colpo di
coda prima di una morte prematura. E colpo di coda è, ma che
non ha assolutamente le fattezze di un canto del cigno.
Brother’s Keeper ci restituisce il gruppo di Tommy Heart al
massimo della forma con un disco fatto in buona parte da una serie
di potenziali hit. Si apre con l’anthemica “Don’t
Keep Me Waiting”, ed è subito energia coniugata mirabilmente
a belle melodie, grandi cori e riff dinamici di chitarra. Gustosa
anche “Generation Jedi” con il suo ritornello molto ruffiano.
“All My Love” è la classica ballad che arriva dopo
una buona dose di energia, il solito copione, ma eseguito con classe
consumata. La tensione torna a rialzarsi col mid tempo di “Rainbow
Eyes”. Convincente anche “Push Me On” con dei solos
di chitarra finalmente sopra le righe. Non credo che serva fare un
analisi brano per brano, in fondo si tratta del classico prodotto
di Hard Rock Melodico partorito da una delle migliori formazioni tedesche
in questo settore, gente che sa come si costruisce una melodia vincente
e ce lo dimostra con questa nuova raccolta di canzoni che ci riporta
ai tempi d’oro dello splendido debutto.
Se il futuro dei Fair Warning è scritto nei solchi di questo
cd allora possiamo stare certi che questi musicisti tedeschi saranno
capaci ancora di emozionarci come hanno già dimostrato di essere
capaci di fare. GB
Altre recensioni: Fair Warning; Rainmaker
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