Può
un disco di musica pop avere una dimensione spirituale? Noi conosciamo
già la risposta ma a questa domanda ha voluto rispondere con
il suo quindicesimo album anche uno dei migliori autori italiani.
Eugenio Finardi è un artista profondamente laico, sempre controcorrente,
fine autore di testi impegnati e spesso ruvidi, uno dei veri rocker
in tricolore che fin dagli anni '70 ha saputo imporsi con il suo personalissimo
stile, raffinato e allo stesso tempo scomodo.
Questo suo nuovo disco è un vero capolavoro, si mormora che
Eugenio l'avesse realizzato solo per parenti e amici stretti, ma poi
è piaciuto così tanto che è stato diffuso con
successo. Le tredici tracce che compongono Il Silenzio & Lo Spirito
sono tutte cover, tranne "Come in uno Specchio", legate
dal tema appunto della spiritualità, i brani sono eseguiti
in veste acustica con l'obbiettivo di essere proposti dal vivo solo
nelle chiese o in luoghi dal forte connotato spirituale. Da buon rockettaro
Finardi non ha scelto solo brani "cattolici", ma ha voluto
dare al disco una dimensione spirituale universale, ecco allora che
troviamo fra gli autori il laico Cohen (l'unico con due brani) con
le intense "Halleluja" e "The Land of Plenty",
il rigoroso Battiato con la bellissima "Oceano di Silenzio",
il tormentato De André con la toccante "Il ritorno di
Giuseppe", il classico Bach, la splendida Amalia Rodriguez, "Motherless
Child" uno spiritual interpretato con una passione insospettabile
e altri ancora.
Il cd contiene anche un dvd in omaggio con l'esecuzione dei brani
dal vivo e il documentario sulla realizzazione dell'album, un regalo
molto piacevole. Questo album è commovente, penso che non ci
sia una definizione più vera e lo consiglio a tutti coloro
che sanno apprezzare la musica fatta col cuore. GB
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