In
attesa che il disco trovi una distribuzione nel nostro paese, ne voglio
lo stesso proporre una recensione per il valore contenuto. Spesso
quando si parla di rock cristiano si pensa a musiche particolarmente
melodiche, fra il cantautorale e il rock da classifica, ma la scena
negli anni si è notevolmente evoluta abbracciando tutti, ma
proprio tutti i generi musicali, da quelli più “canonici”
a quelli più estremi.
I Fire Fly propongono un prog metal molto moderno, che ricorda vagamente
i Pain Of Salvation, con vari spunti nu-metal che si intermezzano
a partiture complesse ed articolate. Non conosco molto di questo gruppo,
a parte di averli incontrati nella terza edizione del festival Rock
On The Rock, dove erano una delle formazioni di punta. Il loro sound
è particolarmente coinvolgente e si lascia apprezzare dal primo
ascolto. Molto forte il cantato che alterna parti pulite ad altre
in stile simil growl su basi ritmate da una potente sezione ritmica.
Fin dall’iniziale “Wish” la carica dirompente di
questi ragazzi fuoriesce con potenza dalle casse dello stereo e viene
voglia di lasciarsi trasportare dalla musica. Nonostante la carica
aggressiva, si avverte un certo gusto melodico, come in “Prophesy”,
una poetica positiva complessiva che ben si sposa con il messaggio
cristiano proclamato nei testi. Heavy Metal, tracce industriali, atmosfere
post moderne e prog si intrecciano all’insegna di un sound dal
grande impatto e ci si chiede perché il rock cristiano debba
faticare più degli altri per farsi strada? Ma la risposta la
può dare ciascuno di noi cercando di procurarsi questo disco
molto riuscito.
Dall’analisi dei brani traspare tutta la tensione moderna della
vita frenetica di oggi, ma il gruppo è venuto a dirci che sopra
il caos c’è un disegno, c’è una speranza,
c’è un domani che non si esaurisce nel dolore quotidiano,
ma si apre a nuove speranze e noi sentitamente ringraziamo. GB
Sito Web
|