Tra
le mani abbiamo la ristampa del terzo album della band irlandese dei
Fruupp, che è universalmente considerato come il loro lavoro
più maturo e riuscito. Il gruppo non ha avuto una vita longeva,
infatti dopo questo lavoro ci sarà spazio per un solo altro
disco in studio, poi lo scioglimento prematuro mise la parola fine
sull’avventura di questi musicisti.
L’inizio del disco sembra un’overture neo classica con
la sontuosità di “It’s All Up Now”, un brano
che poi assume dei connotati molto poetici e delicati, con delle bellissime
linee melodiche, sottolineate da un basso molto evidente e delle tastiere
oniriche, poi entra un po’ di movimento e tutto si colora come
un caleidoscopio musicale. Molto carina “Prince of Darkness”,
quasi teatrale e molto rock, mi ha ricordato un po’ The Butterfly
Ball. “Jaunting Car” è un piccolo intermezzo poetico,
poi segue l’incalzante “Annie Austere”, che prosegue
una ricerca verso un rock molto elaborato, il brano è lungo
e il finale è tutto un crescendo. Molto delicata la partenza
di “Knowing You”, una ballata romantica emotivamente molto
dolce, ma è un brano lungo e complesso che poi assume le caratteristiche
tipiche delle suites prog, per la gioia di tutti gli amanti del buon
prog settantiano. Queste sono comunque le caratteristiche di questo
album che brano dopo brano si conferma intrigante e completo, un vero
classico da riscoprire ed amare nelle sue mille sfaccettature sonore.
È un vero peccato che il gruppo si sia prematuramente fermato,
ma quattro dischi non sono poi così pochi e a noi resta tutto
il gusto di riscoprirli, perché la buona musica mantiene tutto
il suo fascino anche dopo tanti anni. GB
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