Sono passati tre anni dal sorprendente debutto dei norvegesi Gargamel e finalmente possiamo ascoltare il seguito di quel disco spettacolare, la miscela di prog e dark sound è rimasta inalterata, ma la band è cresciuta e questo nuovo capitolo della loro saga è nettamente superiore al precedente. Quindi sempre dark prog dal grande impatto emotivo e con un seventies flavour da far venire i brividi. Spesso mi chiedo come facciano certe band a riproporre un certo modo di fare musica assolutamente credibile e soprattutto perché preferiscano dei suoni così datati, ma il fascino di questo album spiega abbondantemente il perché di queste scelte, che rispondono più a leggi del cuore che non a stimoli del mercato.

Il disco si snoda su quattro lunghe composizioni, la musica è spettrale, onirica, psichedelica, il dark e il prog si sposano con una formula di grande spessore artistico, che solo ascolti ripetuti riescono a svelare in tutte le sue sfaccettature, da certi giri ipnotici di chitarra, ai tappeti suggestivi delle tastiere, tutto un susseguirsi di emozioni forti. Già l’iniziale “Descending” è un viaggio dal vago sapore space rock, un viaggio in un mondo oscuro che serve come introduzione alle scorribande della seguente “Prevail the Sea” che spinge fortemente sul lato dark della band e chiama alla mente tutti i capolavori del genere. Se poi aggiungiamo che, oltre al mellotron, ogni tanto compaiono anche dei fiati, come il flauto, allora potete immaginare la complessità del sound proposto e la varietà delle situazioni che si creano. Verso il finale poi c’è un crescendo dai toni veramente irresistibili e una chiusura affidata ad una tromba decisamente stregata, da brividi. Rispetto alle due lunghe track precedenti, i sei minuti di “Trap” sembrano quasi pochi per immergersi in una nuova avventura e in effetti è il brano più debole dell’album, ma ecco che la monumentale “Labyrinth” ci riporta in un mondo spettrale molto intenso, che le mie parole faticano a descrivere nei dettagli, ma che sono convinto saprete apprezzare ampiamente.

I Gargamel sono una band eccezionale, degna di stare al fianco di classici come Black Widow e Human Beast, sono molto vintage se volete, ma il bello è che sono così credibili da essere perfettamente moderni al tempo stesso. Ce ne fossero di gruppi così… GB

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