| Abbiamo già incontrato Dusan in alcuni suoi lavori ed ogni 
            volta è stato sorprendente ascoltare il suo talento, in questo 
            nuovo album lo troviamo in compagnia di Markus Reuter alla “touch 
            guitar” ed effetti, Bernat Hernandez al basso fretless, Gary 
            Husband alla batteria e Aleksandar Petrov al tapan (percussioni tradizionali 
            macedoni), inutile ricordare che stiamo parlando di musicisti eccellenti.
 
 Quello che mi ha sempre sorpreso ascoltando Dusan è l’inventiva, 
            il suo modo molto personale di interpretare la fusion, con una tecnica 
            invidiabile e una creatività inedita. Anche in questo lavoro 
            non si smentisce ed offre una rassegna di otto composizioni emozionali, 
            con una bella varietà, che arriva a citare anche musiche etniche, 
            comunque con una buona componente rock che permea tutto il lavoro. 
            Il disco è quasi interamente strumentale, suonato in modo impeccabile, 
            uno di quelli per cui davvero vale la pena di dire che ad ogni ascolto 
            si scopre sempre qualcosa di nuovo.
 
 Se non avete mai ascoltato le musiche di Jevtovic vi siete persi davvero 
            un artista che non può lasciare indifferenti. GB
 
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            at Home
 
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