Rock Impressions

Kamelot - Ghost Opera, the Second Coming KAMELOT - Ghost Opera, the Second Coming
Steamhammer SPV
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Heavy Metal
Support: 2CD
- 2008

I Kamelot fanno parte della cerchia di gruppi di heavy metal che vale la pena di ascoltare, il loro power metal a sfondo epico rappresenta uno dei vertici espressivi di questo genere. Questa certezza ha via via portato stabilità e convinzione a questi artisti, che nel tempo hanno saputo confermare le proprie capacità. Questo album è la riedizione del loro classico Ghost Opera, con aggiunta di molto materiale, innanzi tutto troviamo un cd in più, con un live registrato nel 2007 a Belgrado e quattro brani registrati in studio, mentre sul primo cd, oltre all’album originale, troviamo i video di “Memento Mori” e “Human Stain”. Purtroppo il promo che abbiamo da recensire propone solo il bonus cd, quindi non posso commentare la riedizione dell’album e i due video, ma resta comunque una parte importante dell’intero disco.

I dieci brani dal vivo sono registrati in modo quasi artigianale, con il pubblico che diventa parte importante del sound, quasi come fosse un bootleg di ottima qualità, non che non sia coinvolgente, anzi, ma non c’è certo un suono pulito, ma questo rende ancora più realistico il lato live dei brani in scaletta. Anche se è da rilevare che la recente pubblicazione dell’ottimo doppio live One Cold Winter’s Night aveva già offerto una testimonianza esaustiva delle capacità della band sullo stage. Comuque sia, la potenza dei nostri sul palco è indiscutibile e questo bonus live non mancherà di affascinare i fans del gruppo tedesco. La track list comprende i classici del gruppo con vari brani tratti anche da Ghost Opera. C’è pure la guest appareance di Simone Simons degli Epica in “The Haunting”. I titoli in studio sono una toccante versione di “Seasons End”, “Pendulus Fall”, “Epilogue” e a sorpresa un remix di “Rule the World”, che fa pensare ad una versione metal degli U2 più disco e potrebbe far storcere il naso a non pochi fans, ma in fondo è solo un brano alla fine di un lungo doppio cd, che speriamo senza seguito.

La riedizione di Ghost Opera potrebbe in fondo celare un’operazione commerciale, ma credo che ai die hard fans questo alla fine importi poco, a tutti gli altri consiglio il già citato live, che è una spanna sopra a quanto ascoltato in questo simpatico bonus cd. GB

Altre recensioni: One Cold Winter's Night
; Silverthorn

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