Avevamo lasciato gli olandesi Knight Area al secondo album, da allora
il gruppo non si è mai fermato, anche se la produzione è
rimasta contenuta, altri tre album, un Ep e un live. Però ricordo
una band motivata e con grandi potenzialità, che aveva saputo
unire la tradizione con la modernità. Sono sempre contento
di ritrovare un gruppo e di poterne vedere l’evoluzione e questo
secondo live è l’occasione migliore. Da segnalare che
in formazione è entrato un vero veterano del rock olandese,
il bassista Peter Vink, che fin dai primi anni ’70 ha militato
in molte formazioni storiche a partire dai Finch, fino ad approdare
alla corte di Lucassen, con cui ha collaborato alla realizzazione
di diversi album.
Il concerto è stato registrato e filmato in Polonia a Katowice,
che negli anni è diventato un vero tempio del prog, soprattutto
quello post moderno, se dovessimo fare un elenco dei gruppi che vi
hanno suonato ci sarebbe da tremare. La scaletta è divisa in
due parti, nella prima viene riproposto quasi interamente il nuovo
album, con l’esclusione di un solo pezzo, poi in chiusura troviamo
un lungo medley che ripercorre buona parte della loro discografia
e una dilatata “Mortal Brow”, uno dei brani più
belli del debutto.
La Metal Mind negli anni è diventata una garanzia per quanto
riguarda questa serie di dvd, con filmati professionali e una più
che buona resa sonora, il resto lo fa tutto la musica della band olandese.
I brani del nuovo disco appaiono subito più maturi e completi
di quelli dei due dischi d’esordio che conoscevo, anche se il
gruppo negli anni è rimasto fedele ad uno stile epico e drammatico,
che dosa con cura ottime linee vocali e cavalcate strumentali, impreziosite
da buoni assoli. Un sound compatto che si esalta in costruzioni non
troppo complicate, che non sono lontane anche da certo new prog, ma
non vorrei portarvi fuori strada. Su tutto domina la voglia del gruppo
di intrattenere il pubblico con belle composizioni e zero concessioni
ad un tecnicismo fine a se stesso.
Ritorno a parlare di Vink e del brano “Mortal Brow”, in
questo pezzo Peter si libera in un assolo da paura, dove esperienza
e gusto diventano terreno molto fertile. Comunque anche il chitarrista
Mark Bogert si è prodotto in buoni assoli e tutto il gruppo
ha funzionato a dovere.
Se non conoscete i Knight Area questo titolo è sicuramente
un buon inizio, certo è sbilanciato sull’ultimo disco,
ma dà una buona idea di quello che questa band sa fare. GB
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