A
meno di un anno di distanza dalla pubblicazione del sorprendente Radio
Free Gristle, edito per l'etichetta personale di Steve Vai, arriva
questa raccolta di materiale raro, una specie di retrospettiva per
uno dei più grandi chitarristi degli ultimi dieci anni, edito
dall'etichetta Provogue specializzata in rock blues.
L'album è addirittura doppio ed è idealmente diviso
in due parti: sul primo cd ci sono tredici tracce cantate, mentre
sul secondo ce ne sono dodici strumentali. Greg possiede un intuito
innato per il blues, la sua abilità lascia sconcertati, è
dai tempi del compianto Stevie Ray Vaughan che non sentivo un chitarrista
così personale, versatile e geniale al tempo stesso.
Koch fonde in un tuttuno tecnica, istinto, velocità, gusto,
inventiva, allegria, gioia, forza, espressività, ma mi rendo
conto che le mie parole non bastano per descrivere un artista così
grande. Anche il blues ha le sue ramificazioni e i suoi "generi"
e Koch si diverte a sperimentarli, si va dal sound ruvido della motor
city a quello malinconico ed evocativo del delta del Mississippi,
dal vivace e selvaggio stile texano al rhythm and blues, dal blues
jazzato a quello più diretto e sanguigno, un escursus molto
piacevole e assai ben congegnato.
Non mi va di citare qualche titolo perché questo è un
album molto versatile, potete ascoltarlo tutto dun fiato oppure diluirlo
in più momenti, è ottimo in macchina e anche come musica
di sottofondo, insomma cosa volete di più? Mi dimenticavo,
se non vi piace il rock blues questo disco non fa per voi, ma sono
convinto che questo album possiede la forza e la capacità di
farvi amare un genere immortale, anche se dovesse essere la prima
volta che decidete di provare ad ascoltarlo.
Greg Koch è già entrato nella leggenda. GB
Atre recensioni: The Grip!; Radio
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