Tony
non ha certo bisogno di presentazioni, da oltre quindici anni è
uno dei più amati virtuosi della sei corde, tra l'altro è
molto bravo anche alle tastiere, un vero talento musicale.
Questo ennesimo disco solista (deve essere il sesto per la Shrapnel)
è qui per confermare le doti tecniche, ma anche umane, di Macalpine.
Metal, rock, jazz, musica classica e prog si fondono in un sound poliedrico
e spirituale. Il drummer Steve Smith, di fama Journey, dimostra una
perizia tecnica impressionante e spara delle raffiche incontenibili.
Non da meno è il bassista Barry Sparks, che ha suonato con
Michael Shenker, davvero un ottimo strumentista. Questo trio è
in grado di tirare giù i muri, provate ad ascoltare "Avenger"!
I dieci brani sono tutti strumentali e ovviamente sono diretti agli
amanti del genere, ma il disco si lascia ascoltare senza annoiare
eccessivamente, tra l'altro la seconda parte è un crescendo
di tensione. In chiusura troviamo Tony che si esibisce al piano in
un brano indimenticabile di Chopin, "Etude nr.8 o.p.10",
dove il nostro da pieno sfogo alla sua passione per i tasti d'avorio.
Non è un disco imperdibile, ma è bello, belle sono le
composizioni e impeccabile è l'esecuzione. Volete di più?
GB
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