Rock Impressions

Magic Pie - Motion of Desire MAGIC PIE - Motions of Desire
Progress Records
Distribuzione italiana: ?
Genere: Prog
Support: CD
- 2004


In occasione dell’uscita del terzo disco dei Magic Pie abbiamo voluto recensire anche il loro disco di debutto, perché nel 2007 questa band ci era veramente piaciuta con lo spettacolare Circus of Life, un disco prog splendido, forse un po’ retrò, ma confezionato in modo ineccepibile. La formazione a sei con due cantanti è la stessa del secondo album, come uguale è l’intensità della loro musica, che a tratti può ricordare anche gruppi come i The Flower Kings.

L’avvio è affidato alla monumentale suite “Change” di venti minuti, un brano sontuoso, il gruppo si presenta con il pezzo più ambizioso del disco con l’intento di dimostrare subito di cosa è capace e quello che si ascolta non lascia dubbi sulle ottime capacità compositive di questi musicisti. Una piece che tutti gli amanti del prog hanno grandemente apprezzato, ci sono momenti molto lirici ed altri pieni di energia, ma ci sono soprattutto ottime melodie, i Magic Pie non sono artisti che guardano malinconicamente al passato, fondano le radici nella tradizione, ma lo sguardo è chiaramente rivolto al futuro. Il brano eponimo attacca ancora con delle melodie sognanti, poi arriva un’esplosione di vita, un prog frizzante ricco di gusto e di ottimismo. “Full Circle Poetry” è una seconda suite, meno corta della prima, siamo sui quattordici minuti, ma non è certo meno complessa, ci sono momenti vicini al reggae, ma poi i suoni si induriscono parecchio, fra tensioni Crimsoniane e qualche tocco di modernità, poi ci sono anche tastiere epiche e sontuose, tanta carne al fuoco insomma, un piatto per buongustai. “Without Knowing Why” ha un avvio quasi Purpleiano, con un giro di hammond molto duro, supportato da una chitarra tagliente ed aggressiva, uno dei brani più moderni del cd, bellissime le linee vocali, finale coi fuochi d’artificio. Molto più poetico e quasi bucolico l’avvio di “Illusion & Reality (part 1)”, con il prog sinfonico che fa la parte del leone, ottime anche le chitarre, ancora molto nervose, come piace a me, ottimo il finale pieno di sana energia. “Illusion & Reality (part 3) – Final Breath” (dov’è finita la part 2?) riporta ancora ai Deep Purple come energia, anche se è molto più prog, spettacolare. “Illusion & Reality (part 4) - Reprise” chiude il giro di questa ultima suite riproponendo alcuni dei momenti migliori. Chiude questa abbuffata “Dream Vision”, un buon pezzo pieno di tensione.

Forse la Norvegia non è così prolifica come la Svezia, ma questi Magic Pie tengono molto alta la bandiera del prog della loro nazione e riscoprire questo loro ottimo disco di debutto vi farà solo del bene. GB

Altre recensioni: Slottsskogen Goes Progressive 2005; Circus of Life;
The Suffering Joy;
Fragments of the 5th Element

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