I
Metal Church sono una delle mie Metal band preferite, sono cresciuto
da ragazzo con le oscure storie della Chiesa del Metal. “The
Dark” è rimasto incastonato nel mio cuore, quando ancora
fremevo avanti a nuove sonorità metalliche. La band in seguito
ha subito delle defezioni importanti, che ha leggermente deviato il
sound. La dipartita del chitarrista Vanderhoof e del carismatico vocalist
David Wayne ha lasciato un segno, non solo nella band ma anche nei
propri fans. Non la presi bene, ricordo che guardai la nuova formazione
con uno sguardo scettico e comunque sia, in quegli anni tutte la band
di Seattle hanno subito nuove contaminazioni (Grunge), per cui la
mia preoccupazione era ancora maggiore.
Per fortuna mi sbagliavo, “The Human Factor” è
un buon disco e per giunta ha anche ricevuto un buon riscontro di
critica e di vendite. La band, anche se con nuovi elementi, mette
sul tavolino tutta la propria esperienza, arricchendola con nuove
sonorità, ecco allora brani quasi Thrash, come l’iniziale
title track “The Human Factor”. Un album di una carica
positiva davvero invidiabile, pur restando meno oscuro delle altre
precedenti realizzazioni. Ancora oggi mi esalto con l’Hard Rock
di “The Final Word” e “In Mourning”. L’album
sorprendentemente, ascoltato oggi, sembra non aver perso nulla del
fascino primordiale, a dimostrazione di un prodotto valido e professionale,
uno dei punti massimi della loro carriera. Chi non ha avuto modo di
ascoltare “In Harm’s Way” con la bellissima voce
di Howe, con questa ristampa potrà goderne a pieno. Questa
è una ballata alla Church, ossia delicata e con una tonalità
oscura che aleggia in tutto il brano. Certo non siamo ai livelli di
“Watch The Children Pray”, ma la sua bella figura è
assicurata. Dopo una manciata di buone Speed song è la volta
della stupenda “Free From Reality”, poi uno sguardo indietro
con “Betrayed” e una buona conclusione con “The
Fight Song”.
Si, questa ristampa merita attenzione, anche se ritengo non sia il
loro miglior disco, preferisco le esordienti inesperienze di “The
Dark”, l’ho gia detto, ma non lo ripeto a caso, cercate
anche questo. MS
Altre recensioni: A Light In The Dark;
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