Il nome di questa band cela, in modo nemmeno tanto occulto, un family
affair. I fratelli Alessandro (Garden Wall) e Giampietro Seravalle
sono gli autori e si sono occupati di tutto, mentre la cover ritrae
un quadro del padre Giovanni.
La musica prodotta dal duo è ambiziosa e intricata, in qualche
modo labirintica, prog rock elettronico sperimentale, con una forte
attitudine cinematografica, nel senso che alcuni episodi figurerebbero
bene in una colonna sonora di un thriller a tinte dark. Una versione
più rock di Klaus Schulze, con atmosfere ossessive e disturbanti.
Nove brani strumentali dal forte impatto emotivo. Non è certo
un disco rilassante, ma indubbiamente c’è molta carne
al fuoco e richiede un ascolto attento e motivato.
I fratelli Seravalle hanno prodotto un album che è già
un oggetto da culto nel rock elettronico. GB
Altre recensioni: Tajs!; Blecs;
Ledros
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