Per parlare degli Osanna ci vorrebbe un libro, fortunatamente ne sono
già stati scritti diversi, perché il memorabile gruppo
partenopeo è meritatamente entrato nella storia della musica
rock, emoziona pensare che ad inizio carriera hanno diviso il palco
coi Genesis e che, a quanto pare, Gabriel si sia ispirato alla loro
teatralità. Ma restando coi piedi per terra è bello
pensare che la scena italiana è diventata grande nel mondo
anche grazie a loro, insieme a PFM, Banco, Balletto di Bronzo, New
Trolls e molti altri, la loro teatralità ha fatto scuola, come
la colonna sonora di Milano Calibro 9, altro tassello fondamentale,
che ha legato musica rock e cinema in modo irripetibile, quante cose
ci sarebbero da dire, ma il bello è che tutto è documentato
in questo splendido doppio dvd.
Il primo disco contiene il concerto tenuto al teatro Trianon di Napoli
nell’ottobre 2012 a promozione dell’album del ritorno
Rosso Rock, ma alla fine è stata l’occasione per ripercorrere
tutta la storia della band e molto, molto di più. Prima dell’inizio
del concerto vero e proprio parte il video di “Rosso Rock”,
l’ambientazione è suggestive, Lino Vairetti si aggira
in abito da scena fra i ruderi di un posto molto suggestivo, un palazzo
imponente e mentre sfumano le immagini ecco che compare Pulcinella,
come un cameo e il gruppo entra nel teatro passando in mezzo al pubblico,
ribadendo la propria identità a base di musica folk, ribadita
con giusto orgoglio. Ma il rock non si fa attendere e una gibson “diavoletto”
dà l’avvio a “Pazzerello”, rock e napoletanità
fuse insieme e poi parte “Fuje A Chistu Paese”, hard rock,
prog, melodie napoletane, questa è l’identità
vera degli Osanna ed è molto coinvolgente vederli ed ascoltarli.
David Jackson accompagna la band per tutta la durata del concerto
e il suo contributo è sopra le righe, lo si vede perfettamente
a suo agio e piace tanto. Ma citare gli ospiti sarebbe ingiusto se
non si dicesse che tutta la band ha dato vita ad una performance assolutamente
ineccepibile, bravi tutti davvero. I classici del gruppo si susseguono
copiosi, musica che conserva tutto il suo fascino ancora oggi e suona
molto attuale, ottima oggi come allora “L’Uomo”,
dopo un bell’assolo di chitarra parte un omaggio a Hendrix,
il brano è “Purple Haze”, brividi. Ancora grande
rock partenopeo con “Ce Vulesse, Ce Vulesse”, a dimostrazione
di come l’idioma di Napoli si sia sempre integrato bene col
rock. Ma con “A Zingara”, cantata da una splendida Sophya
Baccini, si arriva ad uno dei momenti più lirici di tutto il
dvd, che voce. E cosa dire dell’assolo di Gianni Leone (Balletto
di Bronzo)… che propone “Introduzione” dal classico
YS. I brividi continuano a scorrere copiosi fino all’apoteosi
finale, quando viene omaggiato Jackson con la riproposizione dell’epica
“Theme One” ed è standing ovation. Finisce il primo
tempo.
Il secondo tempo è dominato dal rifacimento di Milano Calibro
9, riproposta praticamente per intero, come ospite sale sul palco
Giampiero Ingrassia (nei bonus del dvd farà una dichiarazione
che farà molto piacere ai rockettari più incalliti).
Poi mi ha fatto molto piacere vedere omaggiato Tito Schipa, che aveva
realizzato un’opera rock troppo poco ricordata, Orfeo 9. Ci
sono anche ospiti legati al mondo della tradizione napoletana, come
Antonella Morea, Maurizio Capone ed Elio Eco, tutto si trasforma in
una grande festa si suoni, luci e colori. Negli extra c’è
una bella intervista, un po’ farsa, del resto siamo a Napoli,
ma è molto simpatica.
Nel secondo dvd troviamo una ricca carrellata di apparizioni televisive
della band, dai primi anni ’70 fino ai giorni nostri, alcuni
documenti sono davvero molto importanti, si pensi al periodo dei concerti
liberi, un movimento utopico, che tanto ha segnato il nostro paese.
E pensare che gli Osanna suonarono sul palco di un festival che vedeva
come headliner gli Atomic Rooster… vabbé.
Titolo da consigliare caldamente a tutti, ma proprio tutti, che siate
nostalgici o giovani curiosi non importa, ci sono ottimi motivi per
apprezzare questo titolo. Gli Osanna hanno la forza di fare rock legato
alle tradizioni musicali italiane e questo dovrebbe essere di esempio
per tutti, non abbiamo bisogno di copiare i modelli stranieri per
fare ottimo rock originale e spero che la band possa continuare a
dimostrarlo ancora a lungo. GB
Interviste: 2014
Live Report: 2014 1;
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