Ci sono molti album che dividono critica e pubblico ed è quello
che è successo con il primo capitolo del super gruppo OSI,
che io purtroppo non ho ancora ascoltato, ma che ricordo come molto
controverso nei giudizi espressi. Immagino che questo nuovo capitolo
della saga del progetto che vede insieme il chitarrista Jim Matheos
(Fates Warning), il tastierista Kevin Moore (ex Dream Theater, Chroma
Key) e il drummer Mike Portnoy (Dream Theater, Transatlantic, Neal
Morse) porterà con se un identico strascico di critiche discordanti.
Siamo piuttosto lontani dai territori espressi nei rispettivi gruppi
e/o progetti dai singoli musicisti e questo è sicuramente un
grande pregio, perché non serve a nessuno l’ennesimo
clone dei Dream o dei Fates, serve piuttosto cercare strade nuove,
magari con fatica, con coraggio, con la consapevolezza che è
sempre più difficile dire qualcosa di veramente nuovo.
Ascoltando Free sembra proprio che gli OSI siano partiti da queste
considerazioni e che abbiano costruito il loro nuovo album sulla voglia
di trovare un personale linguaggio espressivo, magari non sempre riuscito,
ma che è piuttosto originale. Moore dal canto suo porta l’elettronica,
che sta sperimentando nel suo progetto solista Chroma Key e la unisce
al prog metal portato da Matheos, il risultato ricorda molto un incrocio
fra i Porcupine Tree, i nuovi Marillion, la modernità dei Radiohead
e i Pain Of Salvation.
Tutto questo prende forma nelle undici tracce che compongono la versione
“base” dell’album, esce anche una special edition
con bonus cd, che propongono davvero un’infinità di influenze
che solo gli ascoltatori più esperti sapranno identificare.
Un progetto davvero colto e sicuramente molto pretenzioso, ma che
ripaga l’ascoltatore con un prodotto moderno e ricco di spunti
di riflessione. Sicuramente da ascoltare con attenzione, ma che è
buono anche per lasciarsi andare trasportati da una musica che riesce
ad essere anche molto psichedelica.
Sono troppe le considerazioni che potrei ancora fare e questo senza
aver ancora descritto una sola canzone del disco. Vi invito ad ascoltare
Free senza pregiudizi e a farvi la vostra opinione, io ero molto prevenuto
e sono rimasto molto colpito, felice di aver cambiato idea. GB
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