Rock Impressions

Claudio Rocchi - Live 73/4/5 CLAUDIO ROCCHI
Live 73/4/5 + Mirage
Psych-Out
Distribuzione italiana: si
Genere: Prog
Support: Lp

Claudio Rocchi - Mirage


Attenzione! I due album di cui ci accingiamo a parlare sono usciti esclusivamente in edizione limitata ed in vinile e sono ordinabili via mail direttamente alla casa discografica Psych-Out info@psychout.it … Questa informazione preliminare è essenziale per entrare nel clima di questa nuova doppia uscita che vede coinvolto il cantautore milanese, recentemente tornato in piena attività dopo un lungo (apparente) silenzio: questi “frammenti di passato” infatti, palpitanti ed eccitanti da un punto di vista artistico, davvero sembrano per altri versi reliquie di un passato polveroso e lontano, da preservare con cura e affetto. Non aspettatevi registrazioni nitide e cristalline, e preparatevi piuttosto ad immergervi realmente nelle atmosfere, creative, entusiastiche, vitali, ma anche ingenue e controverse, delle situazioni live degli anni ’70… Ad ulteriore riprova del fatto che quello che si schiuderà ai vostri orecchi sarà un universo veramente distante dai riti dell’intrattenimento odierno, la gran parte del materiale finito su questi vinili è completamente inedito: spezzoni di brani, improvvisazioni, canzoni mai ascoltate, proposte allora con l’idea che al pubblico si dovesse sempre offrire qualcosa di nuovo (…provate adesso a dire a Vasco Rossi di non cantare “Vita Spericolata” in concerto…).

Noi, a distanza di tanti anni, ringraziamo tanto rispetto e tanta generosità, e cogliamo ancora una volta le tante sfaccettature di Rocchi: dal visionario cantautore intimista dei concerti tra il ’73 e il ’74, in uno dei momenti forse più fertili della sua carriera, al, più desueto, musico socialmente impegnato (ed arrabbiato) di un concerto a sostegno dei Radicali del ’75, una propensione “politica” che solo oggi sembra riemergere dopo tanti anni (indicativi sono alcuni brani del suo recentissimo “come back” album “In Alto”). Un discorso a parte lo merita la performance “Mirage”, datata 1976, che documenta in maniera brillante il periodo “elettronico” dell’autore, sfociato nel bellissimo lavoro discografico “Suoni di frontiera”. Proprio perché affascinato da quell’album, “Mirage” rappresente a mio avviso un utilissimo complemento alle atmosfere alienate, robotiche, eppure caldissime della ipotesi sperimentale di Rocchi. Favorite da una qualità di registrazione migliore, questi documenti live del ’76, potrebbero davvero essere un “highlight” perduto della carriera di Rocchi, il cui enorme archivio di inediti, sembra esser sempre foriero di grandi sorprese! AC

Per entrare meglio nei mondi di queste lontane incisioni abbiamo brevemente intervistato Rocchi che così ci ha gentilmente risposto: 2012




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