Il pianista degli Ashram Luigi Rubino ha voluto cimentarsi con la
musica neo classica per pianoforte, un territorio dove lui ovviamente
sa muoversi con grande proprietà di mezzi, in particolare Rubino
ha composto della musica romantica di notevole intensità, ispirandosi
ai grandi compositori di questo filone come Chopin e Debussy, ma nelle
sue influenze cita anche personaggi come Morricone e Keith Jarrett,
ma al di la di tutto questo Luigi propone musica sua e tocca corde
di una delicatezza quasi aliena in questa epoca dominata da urla e
fast listening.
Le dodici composizioni proposte in questo splendido cd sono davvero
toccanti, dense di una malinconia soave, lieve come i ricordi che
sfumano, anche i più dolorosi. In qualche traccia Rubino si
fa accompagnare da un violino e un violoncello e da alcune cantanti
liriche, ma il vero fulcro dell’album è lui col suo pianoforte
e le sue composizioni intimiste. Qualche brano è un po’
lento, come lento è il posarsi della polvere sui ricordi, i
cui contorni si sfumano in un grigio delicato, quasi che il tempo
non voglia mai cancellare del tutto il passato, ma lo copra con una
delicata benevolenza. Così Luigi accarezza i sensi di chi lo
ascolta, con quella delicata attenzione che solo una grande sensibilità
sa esprimere. Certo questo disco non può piacere a chi ama
una musica che con la sua forza d’urto cancella presente e ricordi
e invade con prepotenza i sensi dell’ascoltatore, tanto meno
può piacere agli ascoltatori distratti, che consumano la musica
come se fosse l’ultimo cheese burger ideato da qualche perversa
catena alimentare. Piuttosto sarà molto gradita a chi ama gustare
la vita fino in fondo avendone un grande rispetto.
Talvolta il disco è un po’ lento e non sarebbe stato
male qualche passaggio più acceso, perché le passioni
sono anche fuoco che arde, invece si tutto questo album c’è
come un alone di meditativa malinconia, che richiede un ascolto attento
e impegnato. Un album come questo non richiede tanti commenti, è
musica per l’anima e questa non ha mai bisogno di tante parole,
anzi meglio poche e sincere, il resto verrà fuori da solo dalla
nostra anima. GB
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