Rock Impressions

Luigi Rubino - A Theme For the Moon LUIGI RUBINO - A Theme For the Moon
Prikosnovenie
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Neo Classica / Ethereal
Support: CD - 2009


Il pianista degli Ashram Luigi Rubino ha voluto cimentarsi con la musica neo classica per pianoforte, un territorio dove lui ovviamente sa muoversi con grande proprietà di mezzi, in particolare Rubino ha composto della musica romantica di notevole intensità, ispirandosi ai grandi compositori di questo filone come Chopin e Debussy, ma nelle sue influenze cita anche personaggi come Morricone e Keith Jarrett, ma al di la di tutto questo Luigi propone musica sua e tocca corde di una delicatezza quasi aliena in questa epoca dominata da urla e fast listening.

Le dodici composizioni proposte in questo splendido cd sono davvero toccanti, dense di una malinconia soave, lieve come i ricordi che sfumano, anche i più dolorosi. In qualche traccia Rubino si fa accompagnare da un violino e un violoncello e da alcune cantanti liriche, ma il vero fulcro dell’album è lui col suo pianoforte e le sue composizioni intimiste. Qualche brano è un po’ lento, come lento è il posarsi della polvere sui ricordi, i cui contorni si sfumano in un grigio delicato, quasi che il tempo non voglia mai cancellare del tutto il passato, ma lo copra con una delicata benevolenza. Così Luigi accarezza i sensi di chi lo ascolta, con quella delicata attenzione che solo una grande sensibilità sa esprimere. Certo questo disco non può piacere a chi ama una musica che con la sua forza d’urto cancella presente e ricordi e invade con prepotenza i sensi dell’ascoltatore, tanto meno può piacere agli ascoltatori distratti, che consumano la musica come se fosse l’ultimo cheese burger ideato da qualche perversa catena alimentare. Piuttosto sarà molto gradita a chi ama gustare la vita fino in fondo avendone un grande rispetto.

Talvolta il disco è un po’ lento e non sarebbe stato male qualche passaggio più acceso, perché le passioni sono anche fuoco che arde, invece si tutto questo album c’è come un alone di meditativa malinconia, che richiede un ascolto attento e impegnato. Un album come questo non richiede tanti commenti, è musica per l’anima e questa non ha mai bisogno di tante parole, anzi meglio poche e sincere, il resto verrà fuori da solo dalla nostra anima. GB

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