Nuovo
debutto discografico, questa volta si tratta di Melodic Metal di stampo
tedesco.
Edguy, Rhapsody, Stratovarius e Royal Hunt, queste sono le coordinate
intraprese dai Saidian che ci propongono questo lavoro ben confezionato
dalle buone potenzialità.
Tastiere classiche per il breve intro di turno dal titolo “The
Path Forlorn” ci portano all’ascolto di “Burn Down
The Night”.
La voce potente e squillante comincia le ostilità. Questa canzone
non sfigurerebbe affatto fra la discografia dei Stratovarius o dei
Royal Hunt. Veloce, con le tastiere in prima linea ed un buon assolo
di chitarra, è davvero un buon inizio che fa ben sperare per
il proseguo.
Nella successiva “Lonely Nights” il ritmo rallenta, si
passa ad un mid tempo, ma l’enfasi del pezzo resta sempre alta
e questa volta sembra di ascoltare i Queensryche, soprattutto per
l’impostazione vocale alla J. Tate.
Nulla di eccezionalmente innovativo, ma scorrevole e notevolmente
d’impatto emotivo.
In “Silent Killer” ritornano le arie classiche e ritorna
pure il richiamo ai Stratovarius, ma qualche sbadiglio comincia ad
affiorare. Qualcosa comincia a stagnare, infatti in “Heart Of
Stone” il discorso cambia poco. Il ritornello è orecchiabile,
sonorità quasi AOR, ma nulla di eclatante e d’impatto.
Più spensierato e divertente risulta “Cry In The Rain”,
dove i Saidian sembrano divertirsi di più. Ritmica potente
e buona chitarra. Il momento artistico più alto del disco è
“Chains Of Time”, grazie soprattutto ai suoi cambi d’umore.
Per il resto nulla di particolarmente eclatante, ma solo un compito
ben eseguito.
I Saidian hanno buone potenzialità, ma allora perché
non osare di più? MS
Altre recensioni: Phoenix
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