Mi
sono appassionato al lavoro di Boris Savoldelli fin dal primo momento
che ho ascoltato il suo disco solista, mentre incontro per la prima
volta il geniale Elliott Sharp, che è uno sperimentatore nel
vero senso della parola, ha iniziato alla fine degli anni settanta
e ha registrato circa ottantacinque dischi, fra avantgarde e free
jazz.
Chi come me ha incontrato Boris col suo lavoro precedente si potrebbe
trovare molto spiazzato da questo nuovo titolo, dove il nostro affronta
il suo lato più dark e oscuro, come lui stesso ama definirlo.
Protoplasmic è un disco di sperimentazioni in piena libertà
espressiva. Mentre gli amanti di John Zorn e di Sharp stesso si troveranno
a proprio agio lungo i meandri di questo album.
Nei dieci brani proposti, che sono stati registrati a New York nel
settembre del 2008, non ci sono melodie riconoscibili, non ci sono
trame sonore facili da seguire, ma sono improvvisazioni per voce,
effetti elettronici e chitarra. Uno spazio alieno dove i due musicisti
hanno dato sfogo alla loro creatività senza freni e senza inibizioni,
ne escono suoni interessanti e atmosfere insolite e molto strane.
Di sicuro non è un disco facile, quindi non è di certo
per il grande pubblico, piuttosto si rivolge agli amanti delle situazioni
“estreme”, nel senso che occorre una certa propensione
per avvicinarsi a musica come questa.
L’unico dilemma su un disco come questo è: i due musicisti
si sono divertiti, nel senso che il loro è un grande gioco
in cui la musica diventa la materia prima con cui creare fantasiose
visioni oniriche, oppure hanno preso il tutto molto seriamente e le
atmosfere stranianti che hanno partorito sono frutto di incubi spettrali?
Perché entrambe queste sensazioni sono riscontrabili nell’ascolto
di questo “folle” Protoplasmic. GB
Altre recensioni: Insanology; Biocosmopolitan
Sito Web di Savoldelli
- Sito Web
di Sharp
Per un assaggio: http://www.myspace.com/borisinger
Artisti correlati: SADO |