Rock Impressions

Sleepwalker Sun - Stranger in the Mirror SLEEPWALKER SUN - Stranger in the Mirror
Masque
Distribuzione italiana: no
Genere: Prog Metal
Support: CD - 2010

Dopo cinque anni dall’ottimo debutto omonimo, ritornano nel 2010 i progsters brasiliani Sleepwalker Sun con la medesima formazione composta da Giana Araujo alla voce, Luiz Alvim alle tastiere, Francisco Falcon al basso, Rodrigo Martinho alla batteria e da Ricardo Marins alla chitarra. I testi dei brani sono scritti da Marcos Eichler, mentre Jorge Mathias è l’ospite al basso e voce nel brano “The Name In Vain”. Ancora una volta l’artwork è davvero bello e descrittivo, grazie alla cura di Carlos Fides, così come la produzione sonora.

Cosa ci narrano i Sleepwalker Sun in “Stranger In The Mirror” è presto detto, un viaggio introspettivo fra Prog e Metal, dove le sfumature gotiche ancora una volta vengono ben narrate dalla voce di Giana. Non si discostano quindi molto dalle coordinate intraprese nel 2005, solo ho la sensazione che i carioca hanno ascoltato nel frattempo del Prog del Nord Europa, alcune atmosfere sembrano avere quel DNA. Gia il “Preludio” di “Stranger In The Mirror” da solo vale il prezzo del cd. Non una vetrina di tecnica, ma di cuore. Ricercate le linee vocali, a volte anche con l’uso del vocoder. Il fattore Prog è maggiore di quello Metal e questo a molti di voi potrebbe interessare in maniera particolare. La scelta del cantato in inglese è, a mio giudizio indovinata, in quanto la musicalità di questa lingua si sposa meglio con certe melodie. Gli assolo che si aggirano nella suite iniziale sono abbastanza numerosi ed i 20 minuti volano via come se fossero la metà. La musica lascia nella mente immagini antiche dal color pastello, del grigiore ed a tratti stati d’angoscia. Tutto questo si eclissa quando intervengono le cavalcate ritmiche massicce e coinvolgenti. Squarci umorali che mettono alla prova il nostro essere, a dimostrazione che il Prog, qualunque sia la sua influenza, è sempre musica per la mente. Crimsoniana “Revealing Web”, greve e caracollante, memoria offuscata dal fumo che infine si lancia a capofitto in una corsa verso la serenità. Dolcissima “Play Of Light”, quella luce che l’animo ricerca.

Non voglio svelarvi ulteriori sorprese ed i particolari di questo “mare e monti” sonoro, avete gia molti indizi per capire di cosa si tratta, se poi siete curiosi a questo punto non dovete fare altro che reperire il cd , magari contattando la band proprio nel sito www.sleppwalkersun.com o su quello della casa discografica www.masquerecords.com . Io sono rimasto piacevolmente colpito, pur non essendo un disco dalla super tecnica Prog. Leggermente sopra al debutto, ora non resta che attendere i nuovi sviluppi, se tanto ci da tanto… MS

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