Grazie alla Moonjune abbiamo conosciuto questo ensamble partenopeo
dedito ad un jazz rock molto vivace e colorato. Questo live album
cattura tutta l’energia che i sette musicisti esprimono sul
palco. Ricordo che oltre a chitarra, basso e batteria, ci sono anche
armonica, tromba, sax e violino elettrico. Il sound che si sprigiona
è quindi ricco di sonorità e idee, gli intrecci dei
vari musicisti risultano ricchi ed espressivi.
Da forme di jazz molto libere, si arriva ad una fusion ai limiti di
certo prog e ci sono partiture per tutti i gusti, da chi cerca soluzioni
più sperimentali a chi invece preferisce groove dal tiro deciso.
Nei sette brani ascoltiamo davvero di tutto, una miscela coinvolgente
di molti sapori, che hanno un respiro cosmopolita.
Gli Slivovitz ci avevano convinto con gli album in studio, ma questo
live ci mostra un gruppo capace di suscitare forti emozioni soprattutto
dal vivo. GB
Altre recensioni: Hubris; Bani
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