Dal
vivaio italiano ecco spuntare una nuova realtà gothic proveniente
da Chieti, un gruppo nato nel 2001 sulla scia dei grandi degli anni
ottanta, ma che cerca di sperimentare e non di imitare. La via della
dark wave porta alla scelta di mescolare sonorità elettroniche
con gli strumenti tradizionali, ne viene fuori un sound avvolgente
che cattura l’ascoltatore.
Dopo un primo brano strumentale parte la bellissima “Have You
Ever Danced?” e gli echi dei Joy Division e dei primi Cure cominciano
ad affollare la mia stanza, ombre e presenze mai dimenticate, di quando
la musica veniva prima di tutto, anche quando era semplice e diretta.
Gli arrangiamenti sono ricercati, nonostante l’autoproduzione
debba aver limitato notevolmente le possibilità del gruppo.
“Lian”
parte con una chitarra acustica che viene presto seguita da un bel
giro di basso, il tutto su tastiere molto oniriche, l’amore
per gli anni ’80 è sempre molto forte, ma ripeto si tratta
più di una scelta stilistica e non di scopiazzature, il gruppo
resta sempre molto personale. La naturalista “Waves” è
un lento riflessivo ben costruito che viene potenziato da un buon
crescendo, anche se io avrei preferito che ci fosse uno sviluppo più
intenso a lanciare il pezzo, magari amplificandone l’elettricità,
quella che si sente solo nel finale del pezzo. Poco tirata anche “Hearse”,
un po’ più veloce avrebbe funzionato meglio, in alternativa
si poteva creare un’atmosfera molto più cupa. Molto bella
“La Miglior Porta”, un brano che non avrebbe sfigurato
nel repertorio dei classici. Praticamente perfetta “Mother”
con il suo andamento cantilenante, dolce e malinconico. “Spleen”
chiude all’insegna della tristezza, una traccia evocativa e
struggente. Come bonus c’è una traccia elettronica piuttosto
diversa dal repertorio precedente, molto più sperimentale e
senza dubbio interessante, una nuova strada che il gruppo potrà
perseguire.
Gli Spleen Caress hanno delle grandi potenzialità e un songwriting
davvero illuminato, speriamo che possano trovare la forza di farsi
conoscere, se lo meritano. GB
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