Il chitarrista dei Marillion ha messo in piedi questa band per dar
sfogo alla sua voglia di musica, che probabilmente sentiva un po’compressa.
Il presente live è stato catturato in una formidabile esibizione
romana e troviamo il documento riprodotto su due cd e un dvd, che
ha una scaletta praticamente identica a quella dei cd, manca solo
un brano. Accompagnano Steve i musicisti Dave Foster alla chitarra,
Yatim Halini al basso e Leon Parr alla batteria, si riveleranno ottimi
compagni di palco, anche se io non conosco i loro nomi. Come guests
invece troviamo Riccardo Romano (RanestRane) alle tastiere e i cantanti
Manuela Milanese e Alessandro Carmassi, artisti nostrani che si sono
distinti.
Ora potremmo fare una lunga disquisizione sui Marillion e sulla loro
carriera, ma non è lo scopo di questa recensione. Rothery sta
per pubblicare un suo disco solista, che ha finanziato raccogliendo
fondi in internet, tramite Kickstarter, la campagna di raccolta fondi
è stata un successo e questo deve aver incoraggiato di molto
il nostro, nel tour Steve ha così presentato i nuovi brani
e ha poi dato spazio anche al materiale della sua band col contributo
di alcuni ospiti di cui vi abbiamo già anticipato.
Steve è un chitarrista raffinato e in questo live, perfettamente
registrato, ne abbiamo una chiara testimonianza. Già dall’iniziale
“Morpheus” abbiamo una vasta gamma delle capacità
del nostro, che suona ora liquido ora energico, ora poetico e sognante,
ora impetuoso e irruento, difficile non farsi trascinare dalla sua
forza espressiva, che non viene mai intaccata. Il primo cd è
interamente strumentale e i sei brani proposti scorrono fra suggestioni
prog e gustosi virtuosismi. Il secondo cd invece è cantato
coi contributi ricordati sopra. Piace pensare che Rothery si sia appoggiato
a musicisti italiani, anche se è una pratica sempre più
diffusa, ma è comunque un bel segno e i musicisti coinvolti
non si sono lasciati sfuggire l’occasione di mettere in mostra
il talento tricolore.
La versione che ho tra le mani non comprende il dvd, per cui non ve
ne posso parlare, comunque già il doppio cd è una bella
testimonianza di questo concerto, che deve essere rimasto nella memoria
dei presenti. GB
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