A qualche anno di distanza ritroviamo i volonterosi marchigiani Sun
King, autori di un vibrante hard rock, carico di influenze e rodato
da anni di tenacia e sudore. Nati nel lontano 2006 stanno per celebrare
il decennale di attività e intanto ci presentano questo quarto
parto discografico. Sicuramente un obiettivo importante e carico di
significati.
Il disco si apre con l’anthemica “This Feeling”,
potenziale singolo di impronta molto americana, un hard rock diretto,
con ottime linee melodiche e un chorus che infonde energia. Ottimo
anche l’affiatamento tra i quattro musicisti. “Touch It”
è sembra hard rock, ma in chiave blues, molto meno mainstream
del brano precedente. Colpisce ancora l’intesa che si respira
tra i solchi. “Romance” nonostante il titolo non è
una ballad, ma un brano duro e diretto, di stampo un po’ più
inglese e molto settantiano. “Red Hot Steam Machine” è
aperta dal suono di un treno, un tema ricorrente nel rock, che qui
viene celebrato con enfasi e devozione, hard rock enfatico e divertente.
“I Reject” è il primo brano che veramente mi entra
per personalità e forza espressiva, linea ritmica pulsante
e riffing intrigante, non è facile come gli altri, ma proprio
per questo mi piace di più. “My Target” è
in pieno stile NWOBHM, una corsa contro il tempo, un brano che farà
vibrare molto chi come me è cresciuto a pane ed Heavy Metal.
Con “Rory” si torna ad uno stile più americano
e anche un po’ ruffiano. Altro brano molto inglese e settantiano
è “Easy Rocker”, mi porta alla memoria i grandi
Uriah Heep e devo ammettere che quando la band si spinge su questi
territori mi piace molto di più. Molto divertente “Rock
Czar”, una party song che ci sta bene, da cantare a squarciagola
sotto il palco. “This Feeling Reprise” è un breve
e divertente riallacciamento al brano di apertura. Chiude “Fear”,
un brano duro, dal testo impegnato, quasi dark, una prova di carattere
che mi piace trovare in chiusura, un po’ come il “vino
buono” delle nozze di Cana.
Terpsichore è una piacevole conferma, i Sun King marciano dritti
per la loro strada senza cedimenti, con un sound sempre più
maturo e coinvolgente. Fossero nati oltre i patri confini avrebbero
certamente più soddisfazioni, ma chissà che anche da
noi non cambi qualcosa, sarebbe ora. GB
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