Prima di Neal Morse si sapeva poco o nulla del prog “cristiano”,
Morse ha avuto il merito di sdoganarlo e di dargli dignità.
Ecco così nascere la serie di raccolte tematiche tutte dedicate
al prog di ispirazione cristiana CPR (http://www.cprogrock.com/),
per la verità non molto conosciute, ma che ci hanno mostrato
quanto sia vivace questo mondo e quanto meriti attenzione. Altro nome
importante è quello di Kerry Livgren, ma ci sono anche gli
Ajalon di Randy George, Glass Hammer, Salem Hill, Simon Apple, gli
emergenti Unitopia e tanti altri. I Supernal Endgame si inseriscono
di diritto in questo filone, proponendo un prog sinfonico molto orientato
alle belle melodie e al formato canzone, ma non per questo banale.
Da notare la presenza nel disco di Roine Stolt (Flower Kings, Transatlantic)
in un brano, del già citato Randy George (che collabora da
tempo con Morse) e di molti altri.
I Supernal Endgame sono un trio un po’ attempato, che ci ha
messo un po’ di tempo per arrivare a poter stampare questo disco,
di cui però dovremmo poter ascoltare presto il seguito. I loro
testi sono quanto mai espliciti, anche se la nostra attenzione viene
subito catturata dalla musica proposta. Un prog sinfonico solare e
pieno di ottimismo, non molto lontano da quanto proposto da Neal Morse
nei suoi dischi solisti, anche se questi musicisti non sono privi
di personalità. Il disco si compone di quattordici brani molto
vari, anche se tutti con una identità comune, buoni gli arrangiamenti,
l’unica cosa che mi è piaciuta poco è la batteria
elettronica, francamente preferisco ancora quella classica. Per il
resto le melodie mi hanno colpito e mi sono piaciute molto, mettendomi
la voglia di riascoltare più volte il disco.
Questo non è un disco imperdibile, ma è fatto col cuore
e si sente, l’impegno a livello compositivo è innegabile
ed è bello ogni tanto trovare degli artisti che cercano ancora
di comporre belle melodie, senza per forza strizzare l’occhio
alla classifica, se poi lo fanno per una buona causa è ancora
meglio. GB
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