L’incontro nel 2006 tra Lupo Galifi, storica voce dei Museo
Rosenbach, ed Elisa Montaldo, tastierista che al tempo militava nei
Narrow Pass, fa nascere il progetto che prende il nome da un brano
che chiudeva la suite “Zarathustra” del Museo. Oggi Galifi,
che ha rifondato la vecchia band, è stato sostituito dal bravo
Francesco Ciapica, ma in questo dvd registrato a Seoul nel 2011 era
ancora alla guida del Tempio. Io ho potuto apprezzare la band dal
vivo alla seconda edizione della FIM nel 2014 e rimasi molto colpito
dalla loro esibizione, però mi mancava il loro primo periodo
e così sono stato molto contento di poter rimediare con questo
doppio dvd. Un titolo realizzato in modo professionale, che contiene
molto più di quello che il titolo potrebbe far pensare.
Il primo dvd contiene tutto il concerto di Seoul, si apre con alcune
immagini relative all’arrivo della band, intanto è una
gran bella emozione vedere dei connazionali che vengono accolti all’estero,
negli extra ci sono anche filmati più completi della visita
al paese ospite, con divertenti momenti di vita, compreso l’approccio
col cibo locale. Ma ovviamente i contenuti che ci interessano maggiormente
sono quelli legati alla musica. Il concerto si apre con la riproposizione
del capolavoro del 1973, quel Zarathustra, che a diritto è
considerato come uno dei capisaldi del prog, non solo nazionale. Nella
seconda parte dello show la band ha riproposto quasi per intero il
primo album, per chiudere con un medley ancora imperniato su Zarathustra.
Le immagini ci regalano una band in grande forma, con Elisa che gioca
a fare la sacerdotessa del tempio, un po’ dark lady e un po’
strega, sembra davvero con le sue tastiere creare l’alchimia
del gruppo, di certo il suo contributo è importantissimo nell’economia
della band. Quasi inconciliabile la sua immagine romantica con la
forza che esprime alle keys, sempre più brava. Galifi ha ancora
una voce in grado di emozionare, sul palco è un po’ statico,
ma è bello poterlo rivedere all’opera dopo quarant’anni,
con le musiche che lo hanno reso celebre. Precisi gli interventi di
Canepa alla chitarra, mentre Gremo al basso e Tixi alla batteria creano
il giusto terreno per sostenere il tutto. Mi ha colpito come il vecchio
repertorio si integri bene col nuovo, certo Il Tempio fa musica volutamente
retrò, ma non è facile fare musica così convincente,
così credibile.
Il secondo dvd contiene diverse riprese effettuate negli anni, dalla
prima esibizione live del 2009, alla partecipazione al bel festival
di Veruno (NO) del 2011 a quella al prestigioso NEARfest del 2012
e altro ancora, davvero un ottimo compendio al primo. Si può
così apprezzare l’evoluzione del gruppo anno dopo anno
e capire così come è maturato il sound attuale, che
è sempre più convincente.
Il Tempio Delle Clessidre è una band che è cresciuta
sempre più e che è arrivata a meritare di essere annoverata
tra i grandi gruppi prog del nostro panorama, sto parlando di quelli
riconosciuti a livello internazionale. GB
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