Non
è passato un anno dall’uscita di Maaaet, ma ecco che
i nordici Theni tornano sul mercato con un nuovo album. In realtà
è la seconda parte di una trilogia iniziata nel 2001 con il
mini cd Airut:Ciwi e che dovrebbe concludersi con la pubblicazione
di Airut:Savoie nel prossimo anno. In origine anche questo nuovo titolo
doveva essere un mini cd, invece ci troviamo fra la mani un titolo
composto da nove tracce per oltre cinquanta minuti.
I Theni si sono fatti notare per la scelata di proporre un mix decisamente
personale di musica folk e prog con atmosfere decadenti ai limiti
del gothic e cantato in lingua madre, il finnico. In questo ecletismo
il gruppo di è dimostrato veramente originale e fuori dagli
schemi, anche se la loro musica non è “per tutti”,
ma è destinata ad un pubblico selezionato di persone che cercano
nella musica emozioni profonde e intensamente poetiche.
In questo nuovo lavoro il gruppo esplora un territorio musicale più
acustico, dove predomina il pianoforte, mentre il cantato è
vagamente cantilenante, mantenendo quell’atmosfera rituale sciamanica
che ha caratterizzato anche i lavori precedenti. Difficile fare un
track by track, perché bisogna abbandonare gli schemi a cui
siamo abituati. I Tenhi fanno musica che esplora gli anfratti più
reconditi del nostro animo e ascoltarli è prima di tutto un
privilegio, interiorizzare la loro musica poi è un’esperienza
che lascia un segno marcato nell’anima. GB
Altre recensioni: Väre; Maaäet
Interviste: 2006
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