Rock Impressions

Thunderstorm - As We Die Alone THUNDERSTORM - As We Die Alone
Dragonheart
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Doom Metal
Support: CD - 2007

Sembra incredibile, ma il doom è un genere che non subisce mai cali di popolarità, di certo non conta schiere immense di fans, ma ci sono sempre dei gruppi in attività e c’è uno zoccolo duro di appassionati che non molla mai la presa. Con queste premesse non può sorprenderci questo quarto album dei nostrani Thunderstorm. Il gruppo attualmente vede in formazione alla voce e chitarra Fabio “Thunder” Bellan (unico membro originale rimasto), al basso Omar Roncalli e alla batteria Attilio Coldani. La band nasce nei primi anni ’90 con l’attuale moniker, per poi cambiarlo in Sad Symphony (che verrà ripreso come titolo del primo album) per poi riassumere il nome attuale con cui incide un primo album nel 2000. Nel tempo il gruppo ha acquistato una grande maturità, accresciuta con esibizioni su molti palchi, anche all’estero e che emerge dal sound corposo e pieno del presente album.

Ovviamente in questo genere non possono mancare i riferimenti ai grandi classici come Black Sabbath con Fabio che spesso canta su tonalità molto vicine al vecchio Madman, Trouble in particolare per il taglio metal e Candlemass, ma devo dire che i Thunderstorm non mancano di personalità e carattere. Il suono della chitarra è saturo al punto giusto, la sezione ritmica è perfettamente integrata nel ruolo tribale ossianico tipico del genere, poi c’è tanta psichedelia con assoli lancinanti, i riffs non sono mai troppo ripetitivi e c’è anche una dicreta abilità compositiva che rende scorrevole l’album. As We Die Alone è un bel disco con alcuni brani veramente riusciti come l’iniziale “Hawking Radiation”, “We Die As We Dream (Alone)” o la terrificante “S.L.O.W.”. In qualche pezzo come “The Mad Monk” si sentono di più le influenze classiche del genere, ma come dicevo il risultato finale è più che buono. In chiusura c’è anche una particolare rilettura di “Voodoo Child” di Hendrix in chiave doom, davvero interessante.

I Thunderstorm ad oggi sono stati più apprezzati all’estero che non in patria, speriamo che con questo album le cose possano cambiare. GB

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