Chi ha vissuto negli anni ’80 il Neo Prog come me, sa cosa vuol
dire emozionarsi con il suono IQ, Marillion, Pendragon e compagnia
bella. I loro punti di riferimento sono stati soprattutto i Genesis
ed i Pink Floyd, questo ovviamente in senso generale. L’ondata
negli anni a venire sembra non essersi fermata, lasciando strada facendo
altri segni importanti, con gruppi come Arena ed i più recenti
Transatlantic. Chi è ferrato nella materia sa bene che sto
parlando di due supergruppi composti da musicisti derivanti da altrettante
band importanti del settore, tutto questo per dire che il Neo Prog
è sempre stato attivo sino ai nostri giorni.
I TNNE sono il progetto dell’ex tastierista lussemburghese dei
No Name, Alex Rukavina e del cantante Patrick Kiefer. TNNE sta per
The No Name Experience e se andiamo a mettere nella loro discografia
anche i lavori a sigla No Name, allora con questo “Wonderland”
si giunge al sesto lavoro in studio.
Il gruppo oltre ai citati artisti è completato da Gilles Wagner
alla batteria, Michel Casadei Della Chiesa al basso e a grande sorpresa
si aggiunge il chitarrista Claudio Cordero dei cileni Cast, altra
importante band del settore, in attività dal lontano 1978.
Non da meno l’importanza del sax suonato da Fred Hormain, altro
ospite nel disco.
Nell’ormai classica edizione cartonata della Progressive Promotion
Records, si può godere di un artwork davvero intrigante ad
opera di Noria & Flowerville, accompagnato da un libretto nel
quale risiedono tutti i testi delle canzoni. Le tracce contenute sono
nove, compresa la bonus track finale scritta da Florian Di Marco e
cantata in lingua francese (l’unica, tutto il resto è
in inglese) dal titolo “Le Fil Du Temp”.
Il disco si apre con gli otto minuti di “My Childish Mind”,
suddiviso a sua volta in due trance, l’”Opening”
e “The Thrill”. Tastiere e sax ci accolgono su una ritmica
spezzata di chiara matrice Neo Prog. Il suono è pulito, mettendo
in evidenza le caratteristiche sonore degli strumenti, il tutto è
ben calibrato e dal suono ampio. La voce di Kiefer si paragona al
buon vino, che con il tempo diventa più corposa e consapevole
delle proprie capacità. Molta enfasi e si bada più all’emozione
che alla grande tecnica, la quale fa capolino quando serve per alzare
il tiro dell’emotività. Importante per tutto ciò
il lavoro delle tastiere.
Una fase iniziale elettronica accompagna sopra una ritmica serrata
l’introduzione della più Hard “Eye Of A Storm”,
grazie ad un riff di chitarra distorto e fendente. Ma come si sa,
i cambi di tempo e di umore sono all’ordine del pentagramma
nel genere in analisi, e questo i TNNE lo sanno e ne fanno tesoro.
Nel frattempo molto piacevole il solo di chitarra.
Bel momento di voce e piano in “Katrina Killed The Clown”
e qui le atmosfere che seguono sono bene rappresentate dall’artwork
di copertina. Il brano non sfigurerebbe di certo nella discografia
di Clive Nolan (Pendragon, Arena, etc.).
La melodia è curata anche negli arrangiamenti, tutto molto
semplice e delicato, “Wonderland” sta a testimoniarlo.
Altra prerogativa del Neo Prog è il cantato spesso logorroico,
il maestro Fish (Marillion) ce lo ha dimostrato, cosi’ Nicholls
degli IQ e guarda caso qui ci sono tutti gli ingredienti giusti. Segue
“Final Fantasy”, a mio gusto personale vero e proprio
singolo dell’album. Il ritmo sale con “Frozen In Time”
così l’epicità dell’ascolto, e qui si colgono
reminiscenze RPWL per chi li conoscesse. Più generica “Glittering
Lights” mentre il disco si chiude con l’ottima “Eight
Week”, vero calderone di materia descritta in questa recensione.
La bonus track “Le Fil Du Temp” è intrigante ed
il sax la impreziosisce oltremodo.
“Wonderland” è quindi composto da musica variegata,
senza troppi fronzoli e ben confezionata, un genere che dimostra ancora
una volta il suo buon stato di salute e a seguire i TNNE, in ottima
forma, sanno oramai dove andare a parare. L’esperienza in fin
dei conti insegna, e noi nel frattempo ne godiamo. MS
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