I
ragazzi lombardi debuttano con questo album rigorosamente fedele a
certi stilemi Progressive anni ’70. I paragoni coi gruppi del
passato si sprecano, da Quella Vecchia Locanda alle Orme, passando
per Rovescio Della Medaglia ed Biglietto Per L’inferno, insomma
la crema del genere.
“L’apprendista” è il sunto, molto tastieristico
con il flauto di Silvia Ceraolo che la fa da padrone. I richiami agli
Osanna ed a tratti alla PFM sono inevitabili. Con “I Figli Della
Mezzanotte” sicuramente qualche brivido sulla pelle degli estimatori
Progressivi scorrerà.
Una dura scommessa questa del gruppo lombardo, cercare di dire qualcosa
d’importante dove tutto, o quasi, si è già detto
ai tempi che furono. Nei giorni nostri questo è un suono “antico”,
ma pur sempre ricco di fascino. Michele Giardino è ottimo interprete
dei brani,sennonché chitarrista acustico come possiamo ascoltare
nell’inizio della bella “Il Volo”. Musica per palati
fini, portatrice di tradizione italiana Progressiva di rara bellezza,
un connubio perfetto chitarra e fiati. Musica più sostenuta
con “La Torre Dell’Alchimista” pur sempre rimanendo
nei confini di quanto sinora detto.
Si potrebbe stare qui a parlare di un prodotto simile per giorni interi,
ma si sa, chi ama il genere non può che prendere tutto come
un grande lavoro, mentre chi non ama il Prog troverà “La
Torre Dell’Alchimista” un disco semplicemente noioso.
La verità questa volta non è proprio in mezzo, ma tende
verso il sestetto, semplicemente perché chi fa le cose per
il proprio piacere, mettendoci anima e cuore senza pensare a questo
o quello stereotipo, raggiunge sempre risultati elevati. I passaggi
interessanti sono veramente tanti, soprattutto per merito delle tastiere
di Michele Mutti che, non me ne voglia, mi sembrano molto debitrici
al sound dei Nuova Era di Walter Pini (ricordate negli anni ’80?).
Ottimo debutto quindi, molto fantasioso e fiabesco che non è
solo diretto ad un pubblico di nicchia, ma che potrebbe essere l’occasione
giusta per avvicinare nuovi ascoltatori a questo genere immortale:
il Progressive Rock. MS
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