Abbiamo incontrato diverse volte Wingfield, un chitarrista particolare,
che sembra ricalcare le orme del compianto Holdsworth, anche lui attratto
dal jazz sperimentale e sempre intento a sondare le possibilità
espressive del suo strumento. Questa sua fame lo guida a collaborare
con svariati artisti e in questo progetto lo troviamo insieme a due
nomi insoliti.
Lo affiancano Jane Chapman al clavicembalo e Adriano Adewale alle
percussioni e voce.
Come potete intuire non si tratta di musica convenzionale, possiamo
chiamarlo un tentativo di mescolare il free jazz alla musica da camera,
con un tocco di ambient. Non ci sono melodie riconoscibili, sembra
piuttosto che i tre artisti si esprimano in totale libertà,
aggiungendo sensazioni, umori, fraseggi, non è facile trovare
un filo conduttore o un’idea di fondo. Devo confessare che in
diversi momenti ho fatto molta fatica a cercare di seguirne le trame
sonore. È arte “astratta”, fuori dagli schemi.
Zoji è un disco veramente difficile, almeno per me. GB
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