Eccoci
di nuovo a parlare a meno di un anno dal precedente “Winterlong”
del nuovo disco degli svedesi, questa volta dal veritiero titolo “Metal
/ Technology”. L’ultima volta li abbiamo lasciati immersi
in sonorità care agli Iron Maiden, Malmsteen e Queensryche,
forse anche troppo… E oggi che cosa ci racconta Englund? Innanzi
tutto si presenta a noi con una formazione completamente stravolta,
ossia silurati tutti si incolla quasi tutto sulle spalle. Il bravo
musicista si barcamena sufficientemente bene fra gli strumenti salvo
mettere di tanto in tanto una batteria campionata, che personalmente
mal sopporto. Fortunatamente per la maggior parte dei brani si avvale
della collaborazione del batterista Leif Eriksson. Ma le sorprese
non finiscono qui, c’è anche una repentina sterzata stilistica
e questa volta a favore di musicisti come Judas Priest, Pantera e…
al genere Gothic Rock!
Il mutamento lo si ascolta subito a partire da “The Unter”,
divertente, con interventi elettronici, ma la voce sembra quella di
un gatto ferito. Come presagisce il titolo, in effetti Metal e tecnologia
convivono spesso fra le note, anche in quelle di “And So We
Remember”, canzone non del tutto malvagia. Le idee Englund le
ha, ci manda tutti all’inferno con le mitragliate ritmiche di
“Go To Hell”, se non altro lo fa con un buon brano. Nella
successiva “My Nevermore” invece ho voglia di mandarcelo
io, il brano è ipersfruttato e mi viene da ridere quando sento
il verso ad Udo degli Accept. Francamente credo che Winterlong incontrerà
parecchi problemi a farsi apprezzare con un lavoro del genere, perché
non tutti i metallari riescono a metabolizzare queste sonorità
con certe infiltrazioni.
Personalmente a tratti mi sono divertito, idee buone fuoriescono di
tanto in tanto, come in “Like Ships In The Night”, quasi
Progressiva con una voice female. Non manca del buon Rock (“Shutting
Out The World”) e delle gustose scale di chitarra (“On
A Demon’s Night”), tantomeno energia e potenza.
Cosa dire allora di questa metamorfosi? Winterlong forse è
un serpente che sta facendo la muta, facile sarebbe schiacciarlo in
questo momento, ma io ci ho sentito cosa buone e i ripetuti ascolti
mi hanno confermato la sensazione. Solo una cosa mi viene da rinfacciare
loro, trentotto minuti per un cd… MS
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