I
paesi dell'est Europa hanno una profonda cultura musicale, ma questa
ricchezza non è sufficiente perché emergano con facilità
dei gruppi da quelle terre. I Without Face sono Ungheresi e si sono
imposti grazie alla forza sorprendente del loro sound.
Astronomicon è il loro secondo album, ma è il primo
ad essere lanciato su scala internazionale, il primo loro sforzo discografico,
Deep Inside, fu pubblicato solo in patria nel 2000 e fu una folgore
a ciel sereno, tanto che l'americana Dark Symphonies l'ha recentemente
distribuito negli States.
Il sound del gruppo è un mix di Dream Theater e Dark Wave con
una spiccata proponsione sinfonica sorretta da accenni Black Metal.
Provate ad immaginare un incrocio fra Dream Theater, After Forever
e Crematory. Mentre i testi si ispirano al romanticismo decadente
di Poe e Lovecraft. Un crossover molto ben orchestrato dove la componente
musicale principale è puro Prog Metal di ottima fattura, brani
dalla struttura potente, cattiva, epica e complessa, con un profondo
senso drammatico. Gli accenni dark sono da attribuire all'uso delle
vocals che si basano sulla collaudata coppia uomo apocalittico e donna
angelica con aggiunta di qualche screaming nei momenti di maggior
tensione.
L'album si compone di sei lunghi brani dalla forza devastante, la
struttura complessa delle songs permette l'inserimento di situazioni
molto diverse fra loro, ma i pezzi non perdono mai l'unità
compositiva, non sembrano, come accade a certi noiosissimi dischi
prog, un collage mal riuscito di buone idee, sono invece delle composizioni
dal grande respiro, quasi un'ideale colonna sonora per films gotici
come Sleepy Hollow.
Sono più che sicuro che questo disco vi farà impazzire!
GB
Intervista
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