Nel sud America c’è una ricca tradizione prog e una delle
band più tenaci e interessanti sono questi cileni che licenziano
il quarto album. Hawaii è un doppio cd con grande cura dei
dettagli grafici, ottimo lavoro, che predispone subito bene. Ma la
cosa più interessante è verificare la progressione artistica
di questa band, che in precedenza ha dimostrato di sapersi evolvere.
Il nuovo album si discosta decisamente dai precedenti, avvicinandosi
per certi versi al prog post moderno in particolare di Wilson e sue
collaborazioni. Non è un adeguamento “in corsa”,
ma piuttosto gli Aisles hanno sposato una filosofia musicale, un modo
di affrontare le composizioni più attuale e ricco di sonorità.
Ne esce un lavoro altamente maturo e coinvolgente, che devo dire mi
ha colpito parecchio. Vista l’abbondanza di materiale mi piace
fare un discorso complessivo, senza entrare nei troppi dettagli di
un disco curato in ogni minimo passaggio, dall’inizio alla fine.
Ottime composizioni che non annoiano mai, grazie ad una scrittura
varia e comunque personale, grazie ad ottime linee vocali e gustosi
passaggi strumentali. Quanto sono cresciuti questi musicisti e quanto
meritano di essere apprezzati.
Questo album merita di entrare in una top ten di prog, un moderno
classico del genere. GB
Altre recensioni: The Yearning; In
Sudden Walks; 4:45 AM
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