Ho gia espresso giudizi positive per il precedente “A Perfect
Forever”, ho descritto gia una formazione matura sulle scene
dal 1984 e di certo non metto limiti allo sviluppo stilistico, sempre
molto vicino a quello dei Queensryche. Per questo , ancora una volta
mi attendo un disco variegato, con cambi umorali e schegge Progressive
e nuovamente gli Anubis Gate non mi deludono.
Il cd è un concept Cyber Metal, al quale necessita più
di un ascolto prima della completa assimilazione e per poter dare
un giudizio più veritiero. Il disco si apre con la tragica
“Snowbound”, dove l’atmosfera di una città
distrutta dalla guerra ed un ragazzo che cerca la salvezza tramite
la fuga, è palpabile fra le note.
Il nuovo frontman Jacob Hansen ha una voce molto bella, interpreta
al meglio i brani ed è più vicino a La Brie che a Tate.
Il suono riempie la nostra mente, molto buoni gli arrangiamenti che,
con suoni d’ogni sorta, si alternano al meglio con le schitarrate
di puro Power Metal.
La melodia è sempre in cattedra, non deve essere sopraffatta
dalla tecnica asfissiante, come troppo spesso accade e questo gli
Anubis Gate lo sanno. Non mancano comunque momenti più scontati,
altrimenti staremo qui a gridare al capolavoro. Ecco dunque “Waking
Hour” essere si potente, ma noiosa, la title track viaggia nei
binari del Prog Metal più classico, mentre “Beyound Redemption”
e la sua melodia rialzano il tiro. La produzione esalta il suono e
la possente ritmica, così è un piacere perdersi fra
le sonorità di “Resurrection Time”. Il cd prosegue
in una sorta di crescendo emotivo, i pezzi migliori li incrociamo
dopo la metà, “This White Storm Through My Mind”
ha da raccontarci molte situazioni nei suoi otto minuti ed il top
si raggiunge con “The End Of Millenium Road”, sorta di
mini suite dalle molte sfaccettature.
Passo in avanti dunque per i bravi danesi, anche se restano da smussare
alcuni spigoli, i soliti, quelli che il Prog Metal sembra non voler
toccare. Perché non tentare più personalità,
anche a rischio di sbagliare? Altrimenti noi addetti saremmo costretti
a cambiare nome ad un genere che di Progressive ha oramai davvero
poco. Static Rock? MS
Altre recensioni: A Perfect Forever;
Anubis Gate;
Horizons
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