Rock Impressions

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******* OVER THE TOP *******
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Arabs in Aspic - Syndenes Magi ARABS IN ASPIC - Syndenes Magi
Black Widow Records
Genere: Prog
Support: CD - 2017


Con gli Arabs in Aspic è stato amore al primo ascolto e questo nuovo album è il modo migliore per verificare se il gruppo riesce a mantenere gli alti standard a cui ci ha abituati. La cover è veramente oscura, quasi esoterica, e subito fa presagire scenari poco rassicuranti.

Il disco è composto da tre lunghi brani, praticamente tre suite. La musica non è molto diversa dal passato, si tratta di un prog rock psichedelico e molto dark, sospeso tra tentazioni teatrali e viaggi onirici. Partiture piene di gusto e meno ossianiche di quanto si poteva immaginare, con delle parti cantate riuscite. L’avvio ricorda Anglagard e Anekdoten e direi che gli AIA possono stare al cospetto di questi giganti come pari. Poi subentra una parte metallica molto tormentata e il disco comincia a prendere il largo. Si possono citare King Crimson, Van Der Graaf Generator, Black Sabbath e Pink Floyd fusi insieme, ma sono anche altro, perché ci mettono del loro. Nel secondo brano sfoggiano tutta la loro vena psichedelica e danno vita a trame pazzesche a cui solo un sasso resterebbe indifferente. Il terzo brano è quello più teatrale, con oltre venti minuti di durata offre un’ampia panoramica dell’arte di questi musicisti spettacolari.

Syndenes Magi conferma la bravura degli Arabs In Aspic, una band senza tempo, che suscita emozioni forti in particolare in chi ama la musica fatta come una volta, lontana da modernismi e tentazioni commerciali. GB

Altre recensioni: Progeria; Far Out in Aradabia; Strange Frame of
Mind; Pictures in a Dream; Victim of Father’s Agony

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