La francese Prikosnovenie ha dato vita a questa nuova label, la Nove, che debutta proprio con il primo album di questa formazione composta da due suadenti e romantiche ragazze. L’intento della Nove è proprio quello di dare spazio a nuove formazioni al debutto e visti i gusti dell’etichetta madre non c’è da meravigliarsi se ci troviamo di fronte ad un delicato duo femminile autore di un dark atmosferico con voci angeliche.

I punti di riferimento vanno dagli storici Dead Can Dance agli Arcana e ai Dark Sanctuary. Il duo si muove su tappeti vellutati di tastiere, densi di un romanticismo triste e solenne. Musica neo classica con tastiere e violino e vari effetti realizzati col sintetizzatore. Per la verità il risultato non è particolarmente nuovo e le composizioni delle due belle fanciulle si assomigliano un po’ fra di loro. Questo alla lunga rende un po’ soporifero il cd. L’eleganza della musica proposta è notevole, ma è anche un limite, in quanto manca una certa istintività, una passionalità che è calore, perché l’estetica fine a se stessa è sempre un po’ fredda. Questo album in altre parole è bello, ma freddo, manca quel quid che lo farebbe decollare.

Di certo per essere un debutto è già un buon lavoro e le nostre hanno del carattere, ma solo il tempo ci potrà dare la reale misura del loro valore. Intanto ci possiamo avvicinare a questo lavoro con curiosità, ma anche un certo senso critico. GB

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