Fra i grandi gruppi degli anni ’70 meritano un posto tutto speciale
i Barclay James Harvest, che non vengono mai ricordati fra i primi,
ma che hanno sempre avuto un grande seguito di appassionati e che
hanno lasciato un segno profondo nella storia del rock con una produzione
discografica molto ricca ed articolata. Oggi la band è ancora
in attività, ma si è divisa in vari tronconi, almeno
due membri originali hanno dato vita a due BJH (sotto trovate i loro
siti web), mentre altri hanno dato vita a nuove band, ognuna delle
quali porta avanti l’eredità di questo gruppo unico.
I BJH sono annoverati nelle schiere del prog, spesso paragonati ai
Moody Blues non erano del tutto aderenti al movimento, in realtà
facevano la loro musica senza preoccuparsi delle etichette, uno stile
che il gruppo ha portato avanti con grande determinazione anche negli
anni della grande crisi post punk. Nel loro sound troviamo molto folk
rock, venature sinfoniche, armonicizzazioni jazz, ma soprattutto grandi
melodie, poetiche, ariose, fresche, emozionanti.
Live Tapes è il loro secondo live pubblicato originariamente
nel ’78, il precedente era del ’74 e fu un grande successo
commerciale per la band, entro in classifica di vendita al 40esimo
posto. Questo secondo live album ha avuto una genesi tormentata, prima
singolo Lp per il mercato USA, poi un titolo diverso, poi una track
list registrata in diversi spettacoli, insomma alla fine è
uscito in Europa, sembra la storia di un pasticcio riuscito bene.
Alla fine queste registrazioni catturano l’essenza della band,
prima della grande rivoluzione musicale di fine decennio. Per i più
curiosi aggiungo solo che questa ristampa della Esoteric Recordings
ripropone la stessa track list della precedente ristampa a cura della
Eclectic del 2006, uscita con l’aggiunta di tre bonus tracks.
Ascoltando oggi queste registrazioni si viene sopraffatti dalla loro
modernità e dalla loro bellezza, la melodia ha sempre il sopravvento
sulle esibizioni tecniche e quasi viene un po’ di malinconia,
in particolare a chi è più sentimentale. La track list
propone sedici brani tra cui è difficile scegliere, perché
sono tutti belli e permettono un’immersione totale nel sound
di questa prestigiosa formazione inglese. Musica tutta da ascoltare,
col cuore e con la mente, perché accontenta entrambe, anche
se io vengo sopraffatto dalle emozioni del cuore. GB
Altre recensioni: Ring of Changes;
Victims of Circumstance
Sito Web
+ MySpace
Altri siti dei nuovi BJH: BJH1
+ BJH2
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