Conosco veramente poco dei macedoni Bernays Propaganda, se non che
questo dovrebbe essere il loro secondo parto discografico, mentre
la musica è un post punk cantato in inglese, che pesca dai
Blondie, da Nina Hagen e ancora dai Gang of Four e dai Fugazi.
Come ogni buon album punk che si rispetti i temi su cui verte il disco
sono di protesta contro i moderni mezzi di comunicazione visti come
manipolatori dell’uomo. C’è un’ironia di
fondo che rende fruibile il disco, mentre il cantato di Kristina Gorovska
fa da catalizzatore, ogni tanto la sua pronuncia non sembra proprio
ineccepibile, ma interpreta le canzoni con bravura. I brani proposti
sono nove e la durata del disco è abbastanza contenuta, il
songwriting non appare particolarmente vario ne originale, piuttosto
ci sono varie sonorità che rimandano ad altre band, ma il gruppo
dimostra comunque personalità e questo è un punto a
favore da non sottovalutare. Fra coretti catchy, linee ritmiche pulsanti
di groove che invitano a muoversi e una chitarra non troppo ruvida
è tutto un carosello variopinto, che dal vivo deve fare la
sua bella figura.
Si prova simpatia per questi musicisti dinamici e vitali, che hanno
già girato l’Europa con la loro musica, ma temo che la
strada per affermarsi a livello internazionale sarà lunga,
anche se il nostro augurio è di poter bruciare qualche tappa,
la grinta è quella giusta. GB
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