Il
menestrello più famoso del metal torna con il terzo capitolo
della sua saga medioevale sempre in compagnia dell'avvenente Candice
Night.
Da subito però mi sembra di notare una maggiore aggressività
in alcuni brani, mi sembra che il rock sia più presente in
questo lavoro che nei due precedenti e personalmente mi piace molto
questa commistione. E' un po' come se i Rainbow avessero deciso di
fare un album semi acustico.
Musica affascinante ed evocativa, suggestioni mediterranee e nord
europee si miscelano alla ricerca di un linguaggio musicale universale.
La tradizione rinascimentale e quella barocca sono le principali fonti
d'ispirazione, molto chiare in pieces come "Crowning of the King"
e "Fayre Thee Well", mentre poco spazio viene lasciato a
influssi celtici, che, anche se sono molto di moda, non sembrano coinvolgere
emotivamente Ritchie e Candice. La voglia di divertirsi e di stare
in compagnia esplode, invece, in tutta la sua vitalità in brani
come "All Because of You" e "Home Again", che
sembra scritta apposta per essere cantata in gruppo, davvero coinvolgente.
La title track, quasi una suite, nella parte centrale ha un incedere
molto epico ed è uno dei pochi brani che presenta qualche influsso
celtico nell'uso sia delle percussioni che nei suoni dei fiati, poi
esplode l'assolo elettrico di the Man in Black e ogni commento si
fa superfluo, mooolto Purple. Propriamente celtica è "Midwinter's
Night", mentre un'altra song indimenticabile è "The
Storm", epica e veloce che balza fuori da un passato non del
tutto dimenticato e neanche l'assolo acustico può confonderci
le idee. Blackmore sta proprio vivendo un momento di grazia speciale
e regala virtuosismi a piene mani, ma quello che affascina è
la piacevole naturalezza con cui vengono proposti. Candice ha una
voce molto bella e delicata, non molto potente e poco modulata, ma
sicuramente molto adatta a questo genere musicale, predilige un cantato
"naturale" e privo di contaminazioni. In chiusura troviamo
"Village on the Sand", che paga un doveroso tributo ai Jethro
Tull, che hanno sempre fatto musica di questo tipo.
Ci sarebbe qualcosa da dire per ognuno dei sedici brani, ma lo spazio
è tiranno e posso solo concludere dicendovi che, se avete amato
i primi due episodi, questo vi piacerà ancor di più.
Un acquisto sicuro, anzi obbligato! GB
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